Il prossimo 12 febbraio Charles Robert Darwin verrà ricordato dall’Accademia nazionale dei Lincei: con un convegno internazionale la più antica accademia scientifica del mondo, di cui il naturalista inglese fu socio, vuole attualizzare le sue teorie sull’evoluzionismo a 200 anni dalla sua nascita. Il simposio filosofico e scientifico si chiamerà “Il Mondo dopo Darwin” ed intende fare il punto sul dibattito sempre aperto sulle teorie, sugli studi, e sulle più moderne ricerche a proposito del “posto dell’uomo nella natura”.
L’iniziativa, che prenderà il via il giorno prima nel rinnovato Auditorium dell’Accademia, si svolgerà secondo due linee di pensiero: da un lato presentando tutte quelle novità nei settori biologici d’avanguardia, dalla Genetica molecolare e la Biologia dello sviluppo, alla Biogeografia e la Paleontologia umana, che oggi conferiscono un inequivocabile sostegno all’evoluzionismo darwiniano, dall’altro, come è reso esplicito nel titolo, si discuterà come l’opera di Darwin abbia modificato profondamente non solo la visione del mondo naturale, ma come abbia anche fortemente inciso sulle scienze sociali, la filosofia e la morale.
Il convegno, che si varrà dei contributi di illustri scienziati italiani e stranieri, come Luca Cavalli Sforza, Floriano Papi, Niles Eldredge, è organizzato assieme alle altre Accademie scientifiche nazionali italiane (Accademia delle Scienze di Torino – Accademia di Scienze Lettere ed Arti di Modena, Accademia Nazionale delle Scienze detta dei XL Accademia Pontaniana, Istituto Lombardo Accademia di Scienze e Lettere, Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti). Molte furono, infatti, le accademie e le società scientifiche italiane che si contesero il privilegio di avere Charles Darwin tra i loro soci. L’Accademia dei Lincei lo elesse Socio straniero nel 1875.
Nel giorno conclusivo del convegno, il 12 febbraio, ricorrenza della nascita di Darwin (Shrewsbury 12 febbraio 1809), si aprirà al Palazzo delle Esposizioni di Roma la mostra “Darwin 1809- 2009”, che prende le mosse dalla versione dell’American Museum of Natural History di New York, ed è rivisitata ed ampliata dai curatori Niles Eldredge e Ian Tattersall, tra i massimi esperti di evoluzionismo, coadiuvati da Telmo Pievani, filosofo della biologia dell’Università Milano Bicocca.
La mostra vanta una grande quantità di preziosi inediti mai esposti al pubblico italiano, tra cui i primi taccuini che Darwin scrisse al ritorno dal suo viaggio nelle isole Galapagos, rimasti nascosti per decenni e solo recentemente decifrati e pubblicati. Sarà anche esposta la riproduzione fedele, a grandezza reale, dello studio di Darwin a Down House. Particolarmente suggestive le sezioni dedicate al viaggio del Beagle e alla teoria dell’evoluzione contemporanea, documentata con scritti, oggetti, immagini, paesaggi, modelli e tassidermie di animali e piante, ma anche animali vivi come armadilli, iguane e anfibi.
La struttura dell’esposizione è stata pensata attorno all’avventura intellettuale e umanadella scoperta scientifica.Darwin cambiò per sempre il modo di intendere la natura, e il posto dell’uomo in essa. L’esposizione mostrerà come alcune intuizioni darwiniane, fra le quali l’origine africana della specie umana e la stretta parentela evoluzionistica con scimpanzé e gorilla, sono state oggi confermate da dati non soltanto archeologici e paleontologici, ma anche genetici e molecolari.
Ciascuno potrà trarre le conclusionifilosofiche che preferisce dai dati scientifici che gli evoluzionisti, da Darwin in poi, hanno accumulato per un secolo e mezzo.
L’esposizione, organizzata da Codice-Idee per la Cultura in collaborazione con l’Azienda Speciale Palaexpo, sarà itinerante: dopo Roma si trasferirà a Milano, dal 4 giugno prossimo, nei settecenteschi locali della Rotonda della Besana.