Aaron, scrive Leggo.it, è un alunno della Bispham High School, finita al centro delle polemiche già alcuni mesi fa per le gravi carenze. Il provveditorato si era infatti concentrato sull’eccessivo turnover dei docenti della scuola, sottolineandone i bassi standard educativi e gli scarsi risultati ottenuti dagli studenti.
Anche il ragazzo a quanto pare ha voluto denunciare i problemi della propria scuola, e ne ha parlato con la preside, Deborah Hanlon-Catlow, scrivendo anche E-mail, ma senza ricevere risposte adeguate, tranne delle insufficienza in matematica che lo hanno messo in guardia.
“Ero stanco di quella situazione. La materia è molto difficile, e cambiare tanti professori in poco tempo rende tutto ancora più complicato: gli alunni hanno difficoltà a seguire i professori, e gli insegnanti perdono molto tempo per conoscerci. Inoltre, ci danno sempre pochi compiti a casa e non basta per superare dei test impegnativi”.
Scovato un possibile problema, quello dei pochi compiti per casa, Aaron ha organizzato un vero e proprio ammutinamento nel cortile della scuola con altri quaranta alunni, al grido di “Vogliamo più compiti a casa e non vogliamo cambiare continuamente professori”.
Se però la protesta ha avuto il plauso dei genitori, non è piaciuta alla dirigenza della scuola che ha sospeso il povero Aaron per due giorni: “Abbiamo tante difficoltà nel gestire questa scuola, sono tempi difficili ma anche stimolanti. Ce la mettiamo tutta per migliorare ogni aspetto del nostro istituto e siamo sempre disposti ad ascoltare studenti e genitori, ma in questo caso la protesta è stata svolta in maniera intollerabile”, ha detto la preside.