Al Senato Agostino Miozzo torna a parlare dei dati del contagio da Covid-19 a scuola, nel corso dell’audizione sulla Didattica Digitale Integrata (DDI). L’indagine di Wired, che aveva parlato di 65 mila contagiati tra le pareti scolastiche, fa ancora discutere, a qualche giorno di distanza dalla difesa della Ministra Azzolina, che aveva replicato: “Hanno preso una cantonata,” spiegando l’errore di fondo dell’indagine.
L’intervento di Agostino Miozzo
Ad ogni modo, sull’argomento è intervenuto Agostino Miozzo, coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico, che mette in discussione l’attendbilità delle conclusioni cui giunge Wired. La raccolta dei dati sul contagio a scuola rispondeva ad altre esigenze e altri obiettivi che non corrispondono a quelli dell’istituto di sanità. E afferma: “Come comitato ho detto che quello che avevo letto sui giornali era un’indagine incompleta, un’indagine fatta dal Ministero dell’Istruzione ma con obiettivi diversi da quelli del sistema sanitario. Noi validiamo solo le informazioni che ci derivano dall’ISS e condividerò con voi il documento dell’istituto con focus sulla scuola: non ci sono elementi sostanziali che ci mostrano un livello del contagio a scuola diverso rispetto al resto della società.”
Una dichiarazione che dà ragione alla Ministra Azzolina, la quale continua a fare riferimento all’Istituto Supertiore di Sanità in fatto di dati sul contagio da Covid a scuola.
Il vero problema del contagio
Il vero problema non è la scuola, spiega ancora Miozzo, ma quello che avviene prima e dopo la scuola, a partire dai trasporti. E dichiara: “La movimentazione è il vero problema, poi c’è l’aggregazione pre e post scolastica.”
Insomma, il contagio non avviene a scuola, ma fuori, secondo l’esperto del CTS.