Dati Covid del 26 febbraio: a fronte di 325.404 tamponi, oggi sono stati individuati 20.499 nuovi casi positivi di Covid-19.
Nel pomerigio di oggi 26 febbraio si è svolta anche l’analisi dei dati del Monitoraggio Regionale della Cabina di Regia, con il Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, e il Direttore Generale della Prevenzione del Ministero della Salute, Giovanni Rezza.
Giovanni Rezza sull’ipotesi di chiusura scuole afferma: “Quando si parla di chiusure scolastiche è sempre doloroso perché ci siamo dati priorità la riapertura scuole, ma se la situazione epidemiologica lo permette. Laddove ci sono focolai o circolazione di varianti ad alta trasmissibilità, la chiusura scuole è un’ipotesi da considerare, per quanto dolorosa. Dobbiamo essere pragmatici.”
Un approccio pragmatico che per il Direttore della Prevenzione del Ministero della Salute si traduce in un contieni e vaccina.
Su AstraZeneca Rezza chiarisce: vaccinare per la seconda dose dopo 12 settimane, quindi dopo tre mesi.
Il problema delle varianti incide anche sulle decisioni dei governatori di regione che pressano per la chiusura delle scuola anche contro la linea di Governo, di cui si fa portavoce la ministra per gli Affari Regionali e le Autonomie, Mariastella Gelmini, che mette l’accento sull’incoerenza di una posizione che chieda scuole chiuse e ristoranti aperti. Un pressing delle regioni, tuttavia, che potrebbe portare, nei prossimi giorni a modifiche delle misure scuole nel nuovo Dpcm, il primo dell’era Draghi.
Il tema è stato affrontato ieri nell’incontro tra Stato e regioni per definire le misure del nuovo Dpcm. Molti i presidenti di regione che hanno incalzato il Governo per la chiusura delle scuole almeno finché le vaccinazioni docenti non saranno portate tutte a compimento. Lo chiede Emiliano, governatore della Puglia, ma anche De Luca, presidente della Campania, che interviene sui social così:
“Da lunedì chiudiamo tutte le scuole. Da oggi si devono prendere misure drastiche per arginare la diffusione del coronavirus, soprattutto a Napoli.” Così il governatore campano, che ha aggiunto: “Abbiamo registrato in queste ore, in particolare nelle scuole di Napoli, la presenza della variante inglese. Non credo che dobbiamo aspettare che ci sia un’epidemia diffusa di Covid anche fra i ragazzi di 10, 15 o 18 anni. Dobbiamo far fronte alle varianti emerse e dobbiamo completare la vaccinazione del personale scolastico. Sono due motivi precisi, chiari, che non hanno nulla di ideologico e sono indifferenti alla logica della lamentela continua.”
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