“Ci sono ancora regioni con un rischio elevato: Sicilia, Sardegna, Umbria, provincia di Bolzano.” Lo afferma il Direttore Generale della Prevenzione del Ministero della Salute, Gianni Rezza, nella Diretta della conferenza stampa del 23 gennaio sull’analisi dei dati del Monitoraggio Regionale da Covid-19 della Cabina di Regia.
Spiega il Direttore Rezza: “Vuol dire che evidentemente la valutazione complessiva ci dice che dobbiamo porre attenzione alla situazione.”
Quanto ai dati generali, Rezza riepiloga: “Lieve diminuzione dell’incidenza del contagio nel Paese. Tuttavia è una incidenza lontana dal tracciamento dei casi a livello delle diverse regioni, dunque l’epidemia non è ancora sotto controllo. Se non si riesce a tracciare si fa mitigazione ma non si fa contenimento. L’Rt medio è a 0.97, in diminuzione. Le misure prese hanno avuto un loro effetto. Il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva è attorno alla soglia critica del 30%.”
A conclusione di intervento, Rezza raccomanda: “Continuiamo a mantenere comportamenti prudenti, a maggior ragione perché siamo in piena campagna di vaccinazione, dunque non dobbiamo sovraccaricare il sistema sanitario.”
Quali criteri incidono sui colori delle regioni?
Rezza spiega che l’Rt è l’indicatore principale da cui partire per la classificazione delle regioni per aree di rischio. In linea generale gli elementi in funzione dei quali le regioni vengono considerate a rischio sono:
- la circolazione del virus nel territorio,
- il sovraccarico dei servizi ospedalieri,
- la resilienza territoriale, ovvero la capacità di testare, tracciare e isolare.
Si legge nel documento riepilogativo della riunione dell’ISS:
In particolare, quattro Regioni/PPAA (PA Bolzano/Bozen, Sardegna, Sicilia, Umbria) sono classificate a rischio alto questa settimana. Tra queste, si segnala in particolare una Regione con un Rt puntuale compatibile con uno scenario di tipo due (Sicilia, con Rt a 1.27 e molteplici allerte di resilienza). Si rileva che due Regioni a rischio alto (PA Bolzano e Umbria) sono state classificate a rischio alto da 3 o più settimane consecutive.
Scuola
Una situazione che potrebbe significare, specie per la Sicilia, una prosecuzione della DaD per i ragazzi delle superiori e per le seconde e terze classi di scuola media anche oltre i termini prefissati attualmente dalla Regione, viste le dichiarazioni del Presidente di Regione Musumeci in relazione al lockdown duro.