Con puntualità il Ministero dell’Istruzione ha diramato i dati sui contagi da Covid-19 nelle scuole, rilevati su un campione di 6.360 scuole (su 8.157), che rappresentano il 78,0% delle istituzioni scolastiche statali, nel periodo che va dal 24 al 29 gennaio.
Le classi in DaD crescono rispetto alla settimana precedente, passando da un 15,5% al 17,2% dell’ultima rilevazione, al 4 febbraio 2022. Le 48mila classi diventano 50mila.
Alla luce dei dati suddivisi per grado di scuola, diventano ancora più incomprensibili le nuove misure anti Covid del Ministero dell’Istruzione, dato che la percentuale più alta di alunni positivi si riscontra alla scuola dell’infanzia, ed era prevedibile, in considerazione del fatto che i bambini sono non vaccinati e privi di mascherina.
Eppure il MI sceglie di alzare la soglia che autorizza mandare a casa, in quarantena, i piccoli alunni a 5 positivi. Invece, fino a 4 positivi, sia nella scuola dell’infanzia che nella scuola primaria, le nuove regole che entreranno in vigore dal lunedì 7 febbraio dispongono: tutti in classe.
A scuola dell’infanzia, i dati rilevano oltre 151mila positivi su un totale di oltre 600mila alunni. Un 23,5% di positivi e di quarantene che significa circa 1 bambino si 4.
Al contrario nelle scuole secondarie, dove il tasso dei contagi è il più basso (in DaD e in DDI sono 525mila ragazzi, il 15,8% del totale), già al secondo positivo i non vaccinati vanno in DaD.
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