In materia di diritto alla protezione dei dati personali e del diritto alla riservatezza sancito dalla legge n.67596 e dal testo unico del 2003 si utilizzano gli espedienti dei due pesi e delle due misure soprattutto nel mondo della scuola con l’avvento della tecnologia. A volte vengono emanate direttive molto stringenti sulla privacy, mentre altre volte se ne fa un uso molto “alla leggera”. Sui dispositivi mobili bisogna inventarsi degli acronimi, sul registro elettronico e nelle circolari delle scuole i riferimenti vengono scritti siglati e non per esteso per cui un docente che ha tante classi deve “lambiccarsi” il cervello sul nominativo dell’alunno che si cela dietro le iniziali.
Non sarebbe meglio per i documenti scolastici contenenti dati sensibili che vengono messi a disposizione dei docenti durante i Consigli di Classe riportare per esteso i nominativi degli alunni, i cui dati devono essere a conoscenza solo ai docenti componenti il C.d.C. che se ne assumono la responsabilità civile e penale. Infatti, se i dati ritenuti sensibili e delicati, perché coperti dalla privacy, dovessero essere diffusi dai docenti componenti il Consiglio di Classe, scatterebbe un’ammenda. In questa maniera non rendiamo complicata la vita degli insegnanti e della scuola.
Mario Bocola
Per permettere ai candidati di esercitarsi, abbiamo raccolto alcune prove degli ultimi cicli, di diverse…
Nella Gazzetta Ufficiale di ieri, 7 aprile, è stato pubblicato il DL Scuola, il decreto legge…
Con l’emanazione della Circolare n. 8 del 7 aprile 2025, il Dipartimento della Ragioneria Generale…
Nella Gazzetta Ufficiale di ieri, 7 aprile, è stato pubblicato il DL Scuola, il decreto legge…
Presentato questa mattina nel Salone Brunelleschi dell’Istituto degli Innocenti di Firenze, il progetto “Oltre le…
Come fondatore del gruppo Scuola Bene Comune (SBC), da anni impegnato nella tutela della scuola…