In materia di diritto alla protezione dei dati personali e del diritto alla riservatezza sancito dalla legge n.67596 e dal testo unico del 2003 si utilizzano gli espedienti dei due pesi e delle due misure soprattutto nel mondo della scuola con l’avvento della tecnologia. A volte vengono emanate direttive molto stringenti sulla privacy, mentre altre volte se ne fa un uso molto “alla leggera”. Sui dispositivi mobili bisogna inventarsi degli acronimi, sul registro elettronico e nelle circolari delle scuole i riferimenti vengono scritti siglati e non per esteso per cui un docente che ha tante classi deve “lambiccarsi” il cervello sul nominativo dell’alunno che si cela dietro le iniziali.
Non sarebbe meglio per i documenti scolastici contenenti dati sensibili che vengono messi a disposizione dei docenti durante i Consigli di Classe riportare per esteso i nominativi degli alunni, i cui dati devono essere a conoscenza solo ai docenti componenti il C.d.C. che se ne assumono la responsabilità civile e penale. Infatti, se i dati ritenuti sensibili e delicati, perché coperti dalla privacy, dovessero essere diffusi dai docenti componenti il Consiglio di Classe, scatterebbe un’ammenda. In questa maniera non rendiamo complicata la vita degli insegnanti e della scuola.
Mario Bocola
Il disastro di Valencia provocato dalla DANA, la violenta alluvione che ha letteralmente devastato la…
Oggi, 5 novembre, è stato pubblicato l'avviso di apertura delle funzioni relativo alla concorso per…
L’art. 4 del decreto legislativo n. 62 del 2024 (in vigore dal 30 giugno 2024),…
Un'altra storia di violenza tra giovanissimi. Stavolta il caso è alquanto particolare: una 15enne musulmana,…
L’episodio di violenza che ha coinvolto una ragazzina di 12 anni che ha accoltellato e…
Come sappiamo oggi, 5 novembre, negli Stati Uniti, si svolge l'Election Day, il giorno in…