Piercamillo Davigo, presidente della II Sezione Penale presso la Corte suprema di Cassazione, ha tenuto una lectio magistralis alla Facoltà di Legge davanti a un centinaio di studenti.
“Il 93 per cento dei dottori in Giurisprudenza – ha detto Davigo, fanno gli avvocati, la metà di loro guadagnando meno di un call center. E’ un mestiere che si è proletarizzato. Per conquistare uno dei 250 posti da magistrato si impiegano anni e anni di gavetta: una volta a 28 anni potevi già essere magistrato, oggi se ti va bene ci arrivi a 32-33 già stanco. Se siete pronti, questa è la strada che vi aspetta. Altrimenti c’è l’estero”.
Il messaggio sembra essere in linea con le altre professioni, segno che anche gli esponenti maggiormente esposti pubblicamente tendono a “dare” il consiglio di uscire fuori dall’Italia ai giovani.
“E se sapete le lingue, l’alternativa è andare a studiare all’estero ed emigrare. Mi rendo conto di dire una cosa disperata, ma questa è la situazione”. ha continuato Davigo.
Davigo, riporta La Repubblica, ha intrattenuto un paio d’ore nel suo noto stile provocatorio e sarcastico i partecipanti al corso “Mafie e Anti-Mafie” della professoressa Stefania Pellegrini, sociologa del diritto. Frizzante, caustico, prodigo di aneddoti. E spietato, al solito, nelle sentenze sulla classe politica tutta, destra e sinistra, governi vecchi e nuovi.
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