Decisivo passo in avanti in Commissione Cultura della Camera verso l’approvazione definitiva del disegno di legge n. 953 sulle norme di autogoverno delle scuole.
Nella giornata di mercoledì 26 settembre sono stati esaminati tutti gli emendamenti che ancora non erano stati discussi.
Le cose sono andate come era facile prevedere: tutte le proposte di modifica presentate da Italia dei Valori e Lega Nord sono state respinte dalla maggioranza e il testo unificato a suo tempo adottato dalla Commissione ha subito solo qualche modesto ritocco.
Pierfelice Zazzera (IdV) ha tentato di far approvare una modifica che prevedeva di assegnare al personale Ata due posti nei consigli dell’istituzione scolastica ma non ha avuto l’aiuto neppure della Lega che ha evidenziato come una soluzione del genere non farebbe altro che svilire ulteriormente la presenza del personale docente nei consigli.
Zazzera ha poi chiesto di aggiungere al testo un articolo che renda obbligatoria in tutte le scuole l’istituzione delle assemblee studentesche e di quelle dei genitori, ma in questo caso si è trovato a fronteggiare il parere contrario della maggioranza che ha osservato che dovranno essere gli statuti delle istituzioni scolastiche a definire le modalità della partecipazione di studenti e genitori.
Lo stesso sottosegretario Rossi Doria ha ricordato come la materia sia già ampiamente regolamentata nello Statuto degli studenti.
Con un ulteriore emendamento (il 5.4) Zazzera ha chiesto di inserire un articolo di modifica dei compiti e delle funzioni del dirigente scolastico (secondo Zazzera con il testo attuale del ddl “si rischia una gestione monocratica della scuola, imperniata sulla figura autoritaria del dirigente scolastico”).
La modifica suggerita da Zazzera prevede che nell’adozione dei provvedimenti di gestione delle risorse e del personale il dirigente scolastico debba operare “in attuazione degli indirizzi generali di organizzazione didattica deliberati dal Consiglio dei docenti” e che “eventuali provvedimenti che afferiscono alla sfera della didattica promossi dal dirigente scolastico nei confronti dei singoli docenti, lo stesso è tenuto ad acquisire in merito il parere del Consiglio dei docenti”.
Anche gli emendamenti della Lega hanno avuto poca fortuna. L’onorevole Goisis ha proposto di inserire una norma finalizzata a fare utilizzare da parte delle istituzioni scolastiche una parte del curriculo obbligatorio per la costruzione di percorsi interdisciplinari dedicati alla conoscenza del territorio di appartenenza, dal punto di vista storico, culturale, ambientale, urbanistico, economico e sportivo.
Il relatore di maggioranza ha proposto di trasformare la richiesta della Lega in un ordine del giorno ma Rossi Doria ha spiegato che le norme attuali prevedono già la possibilità per le regioni di intervenire sul curricolo.
Su diversi emendamenti bisognerà acquisire il parere di altre Commissioni; la conclusione dell’iter è però ormai molto vicina ed è probabile che già nel mese di ottobre il provvedimento possa essere trasmesso al Senato per il voto definitivo.
Sul DdL 953 e sull’esito degli emendamenti esaminati abbiamo ricevuto e pubblicato nella sezione “La voce degli altri” un intervento di una rappresentante dell’assemlea di Roma del Coordinamento Nazionale “Per la Scuola della Costituzione”.
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