Ddl Aprea, la Lega vuole la prova a quiz: perplessità dal Pdl
Il ddl Aprea riguardante la selezione dei docenti da inserire nelle nuove graduatorie regionali, allo studio della commissione Cultura della Camera, conterrebbe una novità assoluta voluta dalla Lega Nord: si tratta della presenza di una prova a quiz, sulla falsa riga di quelle normalmente adottate nei pubblici concorsi, cui gli aspiranti insegnanti (preventivamente selezionati attraverso un esame dei titoli e del curriculum) dovrebbero necessariamente essere sottoposti. Informazioni maggiori sul tipo di test, su quanto varrebbe ai fini dell’accoglimento dei candidati prof nelle graduatorie, ancora non si hanno. Ma novità sarebbe così sconvolgente per il mondo della scuola che alcuni esponenti della maggioranza avrebbero espresso più di qualche perplessità. La frattura avrebbe portato anche alla sospensione dei lavori tenuti dal comitato ristretto della Commissione Cultura.
Ovviamente l’ipotesi quiz è invisa dall’opposizione, ma non si poteva aspettare altro: “Conoscendo i temi ‘cari’ alla Lega – ha detto la capogruppo del Pd in commissione Cultura della Camera, Manuela Ghizzoni – non vorremo che si trattasse dell`ennesimo tentativo di inserire nel nostro ordinamento norme che discriminano i cittadini sulla base del territorio di provenienza. L`istruzione è un tema troppo serio e non può divenire oggetto di pericolose incursioni ideologiche dal sapore tutto ‘nordista’”.
La stessa Ghizzoni conferma le spaccature tra i componenti della Commissione Cultura che seguono le vicende del ddl Aprea: un testo su cui “la maggioranza – sottolinea l’esponente del Pd – è in fibrillazione ed è profondamente divisa al suo interno: c’è forte scompiglio e numerosi distinguo tra Lega e Pdl. La maggioranza scricchiola sempre di più – conclude Ghizzoni – e non solo sui temi della scuola: come farà Berlusconi a soddisfare contemporaneamente le pressanti pretese del partito del Nord e quelle del nascente partito del Sud?”. Un partito, quest’ultimo, che potrebbe rivelarsi un prezioso alleato per quella parte consistente del mondo della scuola, ad iniziare dalle decine di migliaia di docenti inseriti nelle attuali graduatorie, che non vede certamente di buon occhio la riforma Aprea.