L’Associazione docenti e dirigenti scolastici italiani di Alessandra Cenerini affida ad un lungo e complesso documento l’analisi (e la bocciatura senza appello) del disegno di legge sulla scuola che sta per essere discusso dal Parlamento.
Il guidizio molto negativo dell’ADI riguarda non solo l’impianto generale del provvedimento ma anche le principali disposizioni in esso contenute.
Non piaca affatto, per esempio, la posizione si rilievo e di supremazia che il dirigente scolastico dovrebbe assumere nella scuola riformata, ma c’è anche una valutazione pesantemente negativa sul piano di assunzioni che, secondo l’ADI, non è di per sè una garanzia di miglioramento della qualità del servizio scolastico.
E su questo punto l’ADI cita addirittura una frase di uno dei padri storici del socialismo italiano, Filippo Turati, che era solito affermare: “Le tranvie non stanno lì per dare lavoro ai tranvieri, ma per trasportare la gente”. E per ribadire il concetto l’ADI aggiunge che l’organico funzionale lo sarà nel senso di essere funzionale alla assunzione dei precari.
D’altronde, sottolinea la presidente dell’Associazione Alessandra Cenerini, l’idea è molto simile a quella contenuta nella legge 270 del 1982 che aveva istituito le dotazionni organiche aggiuntive anche allo scopo di ridurre se non addirittura di di cancellare il precariato. Con i risultati che tutti hanno potuto vedere.
Ma le critiche riguardano anche l’impianto culturale e pedagogico: si aggiungo materie e discipline, accusa l’ADI, rendendo ancora più bulimici programmi e curricoli. Mentre l’operazione dovrebbe essere proprio quella contraria.
Vedremo se nel corso del dibattito parlamentare le osservazioni dell’Associazione verranno in qualche misura tenute in considerazione o se saranno del tutto ignorate.