Il disegno di legge 674, chiamato Ddl Capitali è legge: ieri, 27 febbraio, il documento ha incassato il via libera definitivo dal Senato, con 80 sì e 47 astensioni (nessun voto contrario), come riporta SkyTg24. Tra le misure contenute nel provvedimento anche qualcosa che riguarda la scuola.
Educazione finanziaria nelle scuole, il testo
Il provvedimento punta a rendere più attraente il mercato finanziario italiano, sia per gli investitori nostrani che per quelli stranieri. Vuole poi favorire la quotazione delle Pmi e introduce l’educazione finanziaria nelle scuole.
In particolare, nel testo, all’articolo 21, si legge: “Il Ministero dell’istruzione e del merito, sentito il Comitato, sottoscrive appositi accordi con la Banca d’Italia e la Commissione nazionale per le società e la borsa al fine di promuovere la cultura dell’educazione finanziaria, nel rispetto dell’autonomia scolastica e nei limiti delle risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente”.
Educazione finanziaria nel ddl Competitività
Lo scorso anno, ad aprile, è stato approvato il disegno di legge Competitività, che inseriva l’Educazione finanziaria nell’insegnamento dell’Educazione civica.
L’iniziativa aveva trovato il plauso e l’approvazione del MIM: su Twitter dove il ministro Giuseppe Valditara, ha fatto sentire la sua voce “L’Educazione finanziaria sarà studiata nell’ambito dell’Educazione Civica. Risparmio e investimento saranno centrali nella crescita dei ragazzi. Il MIM redigerà le linee guida per l’insegnamento, d’intesa con Bankitalia, Consob e realtà rappresentative“.