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Ddl filiera tecnico professionale alla Camera, Valditara ritarda. M5s: “Ci tiene così tanto da non presentarsi nemmeno”

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Oggi, 31 luglio, come abbiamo scritto, si svolge alla Camera l’esame del disegno di legge n. 1691 – Istituzione della filiera formativa tecnologico-professionale, già approvato dal Senato. L’ordine del giorno dei lavori della Camera prevede infatti la prosecuzione dei lavori sull’argomento e forse persino il voto finale.

La polemica

La giornata si è aperta però con una polemica: il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara starebbe ritardando in aula e le opposizioni stanno criticando il numero uno di Viale Trastevere.“Giuseppe Valditara tiene talmente tanto alla ‘sua’ legge sulla filiera formativa tecnologico-professionale da non presentarsi nemmeno in aula. Ci rassicurano sia in arrivo, faccia con comodo. D’altronde il Parlamento è già stato mortificato dal decreto che il ministro ha emesso in barba alla discussione nelle aule, così come dall’assenza di alcun margine di manovra in commissione. Valditara ha detto che per lui questa è una riforma epocale? Almeno venga alla Camera”, così il capogruppo M5S in commissione cultura intervenendo in aula.

“Con questo provvedimento la scuola viene ridotta a luogo per sfornare lavoratori, quasi dovesse sostituire i centri di addestramento professionale del passato. In assenza di risorse pubbliche si punta ai finanziamenti privati da parte dell’industria territoriale. Ma non si tratterà di investimenti, perché non ci sarà alcun affiancamento di lavoratori nel corso della formazione e l’azienda potrà avvalersi di risorse continue da parte delle scuole. Noi ci opponiamo e continuiamo a credere nella scuola come luogo di formazione di persone con pensiero critico per orientarsi in un mondo sempre più complesso”, così il deputato M5S Gaetano Amato intervenendo in aula.

L’assenza della sottosegretaria Paola Frassinetti sarebbe invece dovuta ad un’operazione a cui sarebbe stata sottoposta in questi giorni. Resta il fatto che alcuni parlamentari dell’opposizione avrebbero chiesto anche la sospensione della seduta vista l’assenza del ministro, il cui arrivo è previsto a breve.

“Tutte le nostre proposte, così come quelle delle altre opposizioni, che andavano nella direzione di garantire un sostegno alle famiglie in difficoltà di fronte all’acquisto di libri e materiali scolastici, sono state bocciate. Ora la domanda che ci poniamo è: che cosa si farà all’inizio del prossimo anno scolastico per quelle famiglie? Nell’ignavia di Giuseppe Valditara la risposta è tanto semplice quanto amara: nulla”, così il capogruppo M5S in commissione cultura alla Camera Antonio Caso.

Ddl filiera tecnico professionale, voto finale domani?

C’è anche un’altra problematica al momento in aula sarebbe iniziato l’esame degli emendamenti; ciò significa che per il momento il Governo non ha posto la fiducia alla riforma. Quindi, con ogni probabilità, passerà molto tempo prima del voto finale.

Cosa prevede la riforma

Presentato a fine ottobre dello scorso anno, il disegno di legge pareva destinato ad essere approvato in poche settimane, ma, dopo il passaggio per la verità piuttosto rapido in Senato, alla Camera il percorso non è stato propriamente facile anche se era chiaro fin da subito che rispetto al testo approvato dal Senato non ci sarebbero state modifiche.

In pratica, settimana dopo settimana, si è arrivati alla fine di luglio ma il testo è sempre quello uscito dal Senato. Ed è anche per questo che non si comprende davvero perché sia stato impiegato finora tutto questo tempo.

Nelle intenzioni del Governo la riforma dovrebbe migliorare l’integrazione tra istruzione e mondo del lavoro favorendo un collegamento più stretto tra le scuole tecniche e professionali e le imprese, promuovendo stage, tirocini e collaborazioni che permettano agli studenti di acquisire competenze pratiche direttamente sul campo.
Anche i programmi di studio saranno rivisti e aggiornati per rispondere alle nuove esigenze tecnologiche e produttive, con un focus particolare sulle competenze digitali e sulle nuove tecnologie.
Sarà rafforzata la formazione dei docenti e le scuole potranno attivare contratti e rapporti di collaborazione con tecnici ed esperti esterni.

La riforma prevede anche la valorizzazione degli istituti tecnici superiori che saranno potenziati e resi più attrattivi.

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