L’organico funzionale non basterà nemmeno coprire i posti rimasti liberi. A farlo presente alla Tecnica della Scuola è la Flc-Cgil: a seguito della notizia pubblicata dal sindacato Confederale e ripresa dalla nostra testata giornalistica, ci siamo messi in contatto con un responsabile nazionale della Flc-Cgil. Il quale ci ha fornito approfondimenti a proposito dei 70.000 posti (di cui quasi 60mila docenti), autorizzati in organico di fatto che rimarranno fuori dalle stabilizzazioni.
In effetti, non si tratta – come sembrava evincersi dall’articolo del sindacato di comparto – di posti potenzialmente utili per le immissioni in ruolo. Ciò perché la loro formazione è derivata da una parte dall’organico di fatto, dall’altra dalla somma di più spezzoni delle medesime classi di concorso all’interno delle province. In entrambi i casi, la normativa vigente non permette di classificare queste cattedre del tutto vacanti, ma tra solo tra quelle disponibili sino al 30 giugno dell’anno successivo.
“Con questa denuncia però – spiega il dirigente sindacale della Cgil – abbiamo voluto dimostrare che la tanto sbandierata fine del precariato nella scuola italiana, attraverso il disegno di legge ‘La Buona Scuola’, è una pia illusione. I circa 50mila neo-assunti attraverso l’organico funzionale, infatti, verranno tutti utilizzati per coprire le cattedre scoperte. Anzi, ne rimarranno circa 10mila scoperte, che come tutti gli anni andranno a supplenza annuale”.
Se a queste aggiungiamo tutti gli spezzoni orari superiori alle 6 ore ed inferiori alle 18, non sommabili, quelli inferiori alle 6 ore che restituiranno le scuole, per il rifiuto a ‘coprirle’ da parte del personale di ruolo, tutti i distacchi e le utilizzazioni su altri ruoli, il numero di supplenze annuali è destinato a crescere. E nemmeno di poco.
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Riassumiamo i numeri di posti che, sempre per Flc-Cgil, in prevalenza derivanti dagli spezzoni o autorizzati in organico di fatto, rimarranno liberi in vista del prossimo anno scolastico.
Per i docenti restano fuori quasi 60.000 posti derivanti dagli spezzoni o autorizzati in organico di fatto; per posto comune sono 25.831, derivanti dagli spezzoni, più quelli autorizzati in organico di fatto. Per il sostegno altri 30.000 posti.
Penalizzati pure gli educatori: assunti in 82, anziché 155.
In forte difetto anche le immissioni in ruolo Ata: ne sono state chieste al Mef 6.243, ma i posti liberi in organico di diritto sono quasi 11.000 e in quello di fatto oltre 6.000.
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