E’ prevista per giovedì 2 luglio di prima mattina, alle 8.30, l’ammissibilità degli emendamenti al disegno di legge di riforma della scuola. Se il Partito Democratico ha annunciato di non voler presentare proposte di modifica, le opposizioni presenteranno tutti gli emendamenti possibili. Ma in loro serpeggia già un sentimento di resa, per l’approvazione ormai scontata del provvedimento di riforma.
Parlando degli emendamenti al DdL 1934, Silvia Chimienti (M5S), ha detto che “ne presenteremo 40 perché è il numero che ci hanno concesso, ma sappiamo che il testo è blindato. Lasciamo agli atti un sentimento di amarezza. Alla fine il Parlamento ha approvato negli stessi tempi previsti per un decreto legge, 60 giorni, un ddl impopolare”.
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Sulla stessa lunghessa d’onda si pongono i parlamentari di Sel, che anche annunciato di voler rinunciare alla discussione “di merito”: “ci dobbiamo confrontare con tempi ristretti – ha detto l’on. Annalisa Pannarale – ma faremo una valutazione e presenteremo gli emendamenti di merito necessari a segnalare le enormi criticità di questo provvedimento” di riforma della scuola.
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