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DdL, La Russa parla di “luci” nel fascismo: alla Camera scoppia il putiferio

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E’ scoppiato il putiferio, nell’aula di Montecitorio, l’8 luglio, durante la discussione della riforma della Scuola: a scatenare tutto è stato l’accostamento da parte dei deputati del Movimento 5 Stelle della norma sulla ‘chiamata diretta’ del dirigente scolastico, previo utilizzo degli albi territoriali non graduati, ad un provvedimento antidemocratico e d’altri tempi. E che tempi! Tanto che il Pd è stato associato ad un “partito fascista”.

A prendere le difese del Partito democratico, è stato, un po’ a sorpresa, Ignazio La Russa, deputato di Fratelli d’Italia. “Ho sentito riecheggiare in quest’aula la domanda: ma il Pd è fascista? Voglio tranquillizzare, sono un esperto non lo è, non lo è”, ha detto l’ex ministro. Che poi ha aggiunto: nel periodo fascista ci furono anche “luci”.

Le parole La Russa non sono però piaciute alla minoranza del Pd. “Dal 1940 al 1945 – ha tenuto a ricordare il ‘dissidente’ democratico Gianni Cuperlo – 440mila italiani sono morti. In quel regime non ci furono ombre ma solo buio”.

 

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La replica piccata di La Russa, in difesa di Mussolini, ha anche provocato la reazione indignata del presidente dei deputati Sel, Arturo Scotto. “Ho ascoltato frasi molto gravi – ha detto Scotto – chiedo che venga richiamato l’onorevole La Russa perché non si può dire in quest’aula che ci sono state delle luci durante il regime fascista, è molto grave”.

“Rispetto l’opinione di Scotto – ha spiegato dal canto suo il vicepresidente della Camera, Roberto Giachetti – ma rispetto anche l’opinione di La Russa e non ci sono ragioni per censurarlo”. Ora, però, a condannare le parole di La Russa ci sta pensando il popolo della rete e del web.

 

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