La chiamata diretta ha ormai i giorni contati.
Già con il contratto sottoscritto a luglio fra sindacati e Ministero la chiamata diretta risultava depotenziata, ma adesso la spallata definitiva dovrebbe arrivare dal Parlamento stesso.
Come abbiamo già segnalato, in queste ore il senatore leghista Mario Pittoni ha depositato un disegno di legge che va nella direzione della cancellazione definitiva di una delle norme più contestate della legge 107.
Ma, se si legge con attenzione il testo della proposta di Pittoni, si scopre che nel provvedimento c’è anche qualcosa di più.
Il comma 73 bis che Pittoni propone di inserire nel testo della legge 107 prevede il ritorno alla titolarità sulla istituzione scolastica; il passaggio avverrà con un meccanismo apparentemente semplice; intanto si prevede che “il personale docente titolare su ambito territoriale alla data del 31 dicembre 2018 assume dalla stessa data la titolarità presso la scuola, appartenente all’ambito territoriale medesimo, in cui presta servizio su posto dell’organico dell’autonomia”
E ancora: “A decorrere dall’anno scolastico 2019/2010 tutto il personale docente assunto con contratto a tempo indeterminato assume la titolarità nella istituzione scolastica autonoma cui è assegnato in forza di procedure di reclutamento o di mobilità territoriale e professionale”
Stando alla lettera della norma dovrebbe quindi accadere che a partire dal prossimo anno tutti i docenti diventeranno titolari nella sede in cui prestano servizio.
Questo può significare che l’insegnante residente in Calabria, che a suo tempo era entrato in ruolo a Bologna e che per il 2018/2019 ha ottenuto una assegnazione provvisoria a Catanzaro, a partire dal prossimo anno scolastico diventerà automaticamente titolare nella scuola in cui presta servizio.
Con questa norma verrebbe così risolto anche in buona parte il problema dei tantissimi docenti del sud che con il piano di assunzioni straordinario previsto dalla legge 107 erano stati assegnati a scuole delle province del nord.
Si tratta ora di capire se effettivamente il provvedimento verrà approvato dal Parlamento in questa forma che potrebbe anche dare origine a qualche forma di contenzioso.
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