L’approvazione della riforma contro il volere di docenti, personale, studenti e genitori comporta un atto di forza, ma non è detto che verrà poi adottata. A sostenerlo è Carmelo Barbagallo, segretario generale della Uil: intervenendo a Pavia all’inaugurazione della nuova sede della Camera Sindacale, il leader del terzo sindacato Confederale è convinto che senza modifiche il provvedimento è destinato ad essere disapplicato.
“Possono votare la riforma della scuola – dice Barbagallo – ma nella scuola quella riforma non sarà mai applicata. Non siamo disponibili a fare un accordo comunque sia: vogliamo modifiche profonde al ddl”. Barbagallo aggiunge quindi che “bisogna tenere conto di ciò che insegnanti, personale ATA, studenti e genitori hanno chiesto a gran voce con l’ultima manifestazione: una scuola pubblica, libera e democratica e questo disegno di legge non ha tali caratteristiche”.
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Di conseguenza, secondo il sindacalista Uil, “una riforma non condivisa, difficilmente si realizza. Noi siamo per fare cose legali e per non creare problemi alle famiglie, ma ancora una volta, con le sue dichiarazioni sul blocco degli scrutini, il Garante per lo sciopero dimostra di garantire solo il divieto di sciopero”.
Insomma, per il sindacalista della Uil la battaglia contro la riforma potrebbe protrarsi anche dopo la sua approvazione. Con il personale che sarebbe chiamato ad organizzarsi per osteggiare la sua adozione.
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