Il primo braccio di ferro è finito: dopo le forti richieste dei giorni passati, formulate in piazza e anche nell’incontro con il Pd al Nazareno, il Governo cede alla richiesta pressante dei sindacati, che verranno ricevuti per parlare delle riforma. Lo fanno sapere le agenzie di stampa, nella tarda serata di lunedì 11 maggio: “domani il governo incontrerà i sindacati della scuola e anche i leader di Cgil, Cisl e Uil Camusso, Furlan e Barbagallo”.
La notizia è pressochè ufficiale, perché, a fornirla sono state “fonti governative. Per l’Esecutivo, oltre al ministro Giannini saranno presenti i ministri Boschi, Madia, Delrio e il sottosegretario De Vincenti. In serata, sempre secondo quanto si è appreso, partiranno le convocazioni”.
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L’incontro tra le parti giunge in un momento cruciale per il futuro della riforma della scuola. Dopo le modifiche, non sostanziali, adottate in Commissione Cultura, il testo arriverà la prossima settimana in Aula. Per eventuali ulteriori cambiamenti – soprattutto su assunzioni, merito, albi territoriali e poteri maggiorati ai presidi -, almeno in linea teorica, si è ancora in tempo. A questo punto, per capire se c’è la volontà da parte del Governo nell’attuarli, se oltre alla convocazione ci sono anche argomenti nuovi su cui confrontarsi, bisognerà attendere meno di ventiquattrore.
Il 12 maggio, gli incontri, prenderanno il via dalle ore 15.00 nella sala Verde di palazzo Chigi. Mercoledì 13 maggio, il giorno dopo, il Governo riceverà anche le associazioni degli studenti e dei genitori.
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