Si è concluso in commissione Istruzione al Senato l’iter per l’illustrazione degli emendamenti al DdL di riforma della scuola e si riunirò lunedì alle 14 per iniziare a votare le proposte di modifica. Ci sono però diverse incognite sul voto. La prima riguarda quella dei pareri che la commissione Bilancio deve esprimere sugli emendamenti con la vicenda giudiziaria che ha coinvolto il presidente, Antonio Azzollini, di Ap-Ncd.
Alle 14 si è riunita la giunta per l’immunità di Palazzo Madama, che dovrà decidere sull’autorizzazione a procedere all’arresto ai domiciliari per l’esponente Ncd coinvolto nell’inchiesta sul crac della Divina Provvidenza di Bisceglie. La giunta ha deciso il calendario dei lavori sul caso Azzolini: si inizia martedì 16 giugno, con l’obiettivo di concludere i lavori mercoledì 24 giugno.
Oltre alla questione tecnica, però, c’è l’incognita politica e dei numeri della maggioranza. Dopo l’annuncio del presidente Pd, Matteo Orfini, circa l’intenzione del partito di votare a favore dell’arresto, la votazione sembrerebbe orientata verso un esito negativo per Azzollini. Questo naturalmente stando ai numeri sulla carta: il Pd conta 8 componenti in giunta, a cui si aggiungono i 4 di M5S e visto che la giunta conta 22 componenti, tutto sembra deciso, ma lo scenario potrebbe cambiare.
Poi abbiamo anche l’incognita del gruppo dei cosiddetti “verdiniani” (una dozzina o poco più) cioè i fuoriuscita da Forza Italia capitanati da Verdini che potrebbero essere “assoldati” da Renzi. La sensazione è che potrebbero arrivare nuovi colpi di scena nei prossimi giorni.