La riforma della scuola salta la commissione Istruzione e, senza mandato al relatore, finisce nell’aula del Senato dove a ore si attende che il governo ponga la questione di fiducia. Entro giovedi’ stesso ci sara’ il voto di fiducia e poi la “buona scuola” farà un ultimo, e blindatissimo, passaggio alla Camera per diventare legge entro fine mese (ovvero martedi’ prossimo) e, nelle intenzioni del governo, essere a regime per settembre prossimo.
Le opposizioni hanno denunciato l’ennesima forzatura di una maggioranza sorda al confronto che, su un provvedimento fortemente contestato da docenti e studenti, ha impedito alla Commissione istruzione di votare e migliorare il testo.
Tra le novità previste dal maxi-emendamento una valutazione dei presidi triennale e un Comitato di valutazione docenti rivisto nella sua composizione con una maggiore presenza di docenti e l’aggiunta di un membro esterno; l’assunzione dei circa 6 mila 500 idonei al concorso 2012 inseriti nel piano di assunzione straordinaria dei docenti precari operativo da settembre; la destinazione del 10% dello school bonus alle scuole con meno risorse e il tetto di 100 mila euro per le erogazioni liberali agli istituti.
Ecco il testo ufficiale integrale del provvedimento (clicca qui)
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