I docenti avevano inviato una mail a tutti i senatori in cui si chiedeva “di prendere una posizione di rifiuto a questo DdL iniquo, sia di mediare la migliore comunicazione con la Presidenza del Consiglio dei Ministri allo scopo di modificare gli ingiusti principi in esso contenuti, i quali direttamente ci offendono come insegnanti e come persone”.
La senatrice Puppato risponde così: “Non so se tutti i docenti di Bolzano siano davvero gli emissari di questa mail, ne dubito. In ogni caso La/Vi pregherei di farmi sapere “perché” non dovrei votare una legge che è cambiata molto rispetto al suo inizio e trova il mio sostegno nel momento in cui si è tolta la figura del preside “sceriffo” e si è scelto di dare una prospettiva anche economica agli insegnanti più capaci e più validi migliore di quella fin qui ottenuta. Non comprendo, io fossi in voi applaudirei, si investe nella scuola per la prima volta dopo due decenni, in ogni senso. Numero insegnanti in ruolo, edifici scolastici, premialità meritocratiche… dove sta il peggioramento? Non riesco proprio a vederlo”.
La risposta dei docenti non si è fatta attendere: “Comprendiamo anche troppo bene la deriva autoritaria che ci trascina e può star certa che combatteremo, in nome di quella Democrazia che ostacola i vostri privilegi. Cara signora, sulla rete può trovare molto. Questo è per lei. Si regali 10 dei suoi preziosissimi minuti. Le alleghiamo il video della lettera del sindacato Gilda al premier Renzi”.
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