Categorie: Politica scolastica

DdL Scuola: i tempi si allungano ancora?

C’è un dato su cui fino ad ora si è riflettuto poco: per arrivare in aula il ddl sulla scuola dovrà essere prima esaminato a fondo dalla Commissione Cultura (la VII) che – al termine del proprio lavoro – dovrà redigere una relazione conclusiva da presentare alla Camera.
Ma per fare questo dovrà anche tenere conto dei pareri che altre commissioni dovranno formulare in sede consultiva. Dovranno intervenire innanzitutto le Commissioni Affari Costituzionali, Bilancio e Lavoro.
Il fatto è che, per ora, negli ordini del giorno di queste commissioni non compare ancora l’esame del ddl 2994 sulla scuola. Forse si aspetta che la Commissione Cultura dia avvio all’esame del provvedimento.  Se è così significa che le altre commissioni inizieranno a prendere in considerazione il ddl solo a partire dal 21 aprile. In genere, quando interviene in sede consultiva, la Commissione Affari Costituzionali è abbastanza celere nel formulare i propri pareri; non è lo stesso per la Commissione Bilancio che ben difficilmente potrà quindi esprimersi prima del 24 aprile.
Ma c’è una novità delle ultime ore. In realtà se si va a leggere la scheda dei lavori del ddl 2994 nel sito della Camera si scopre che le Commissioni che dovranno intervenire sono praticamente tutte e cioè: I Affari Costituzionali, II Giustizia, III Affari Esteri, V Bilancio, VI Finanze (ex articolo 73, comma 1-bis, del regolamento, per gli aspetti attinenti alla materia tributaria), VIII Ambiente (ex articolo 73, comma 1-bis, del regolamento), IX Trasporti, X Attività Produttive, XI Lavoro, XII Affari Sociali, XIII Agricoltura, XIV Politiche dell’Unione Europea.
Senza contare che si dovrà ascoltare anche il parere della Commissione parlamentare per le questioni regionali.
E, poichè la Commissione Cultura, per poter votare la relazione finale, dovrà aspettare di avere in mano il parere di tutte le Commissioni e in particolare di quella del Bilancio la conclusione dei lavori alla VII Commissione non potrà esserci prima del 29 o 30 aprile.
A questo punto è quasi matematicamente certo che il ddl non potrà andare in aula prima del 5 maggio.  La votazione finale alla Camera potrebbe dunque esserci intorno all’8-9 maggio.
Questo calcolo è però particolarmente ottimistico perchè si basa sull’assunto – per nulla scontato – che tutto fili lisci e che non vi siano intoppi. Sarebbe sufficiente anche solo un piccolo “incidente di percorso” per allungare ulteriormente i tempi.
Con le conseguenze facilmente immaginabili e che più volte abbiamo segnalato ai nostri lettori

 

Reginaldo Palermo

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