Il Conitp con molta amarezza ha seguito l’iter al senato dell’approvazione del disegno di legge “ la buona scuola”. L’operato dei partiti di maggioranza è stato davvero inaccettabile e le parole della senatrice Puglisi vera e propria demagogia. Non è vero che il PD ha ascoltato e si è confrontato con docenti e ATA , non è vero che il Governo ha apportato modifiche richieste da esigenze didattiche, la buona scuola c’è già non c’era bisogno di politicizzare le scuole, creare sistemi clientelari attraverso le nomine che i dirigenti scolastici possono attribuire ,valutare i docenti che con autonomia e impegno svolgono il proprio lavoro, nel programma di sinistra tutto questo che è stato approvato NON c’era.
Assumere gli insegnanti va bene, ma utilizzare lo strumento del ricatto delle assunzioni per approvare una legge che nel merito è disastrosa e vergognoso, come è vergognoso il fatto che deputati e senatori hanno pensato più a salvaguardarsi la poltrona che a fare gli interessi della scuola e dei lavoratori della scuola.
Una presa in giro le assunzioni cosi come concepite, poiché si faranno le assunzioni tenendo presente il turn-over e non si immetteranno in ruolo tutti i docenti.
Fuori dal piano di assunzione i docenti della scuola dell’infanzia e primaria (gran parte) il personale educativo, i docenti abilitati PAS, TFA, Scienze formazione primaria . Il Governo per queste categorie non ha tenuto conto ne dell’esperienze maturate (sentenza corte Europea), ne dei concorsi superati , ne dei percorsi abilitanti sostenuti nelle diverse forme, sbalorditivo, e pensare che la senatrice Puglisi parlava, nel suo intervento, di ASCOLTO che ha coinvolto 2 mln di Italiani , ma con chi si è confrontato il partito?
Per finire la demagogia del Presidente Renzi (o professore come lui stesso ha affermato) ha superato di gran lunga quella dei suoi predecessori degli ultimi 30 anni, in questi mesi ha sempre fatto tutto l’opposto di quello che affermava compreso la fiducia in senato del 25/06/2015. Le consultazioni di Renzi sono state una sceneggiata.
Non c è nulla di democratico in questa legge, si creano delle gerarchie nelle scuole, gli insegnanti non saranno più autonomi e liberi nelle valutazioni degli alunni poiché saranno valutati dai genitori degli stessi.
Per una buona riforma bisognava innanzitutto diminuire il numero di alunni per classe, aumentare gli stipendi del personale docente e ATA fermi dal 2009, ripristinare i fondi alle istituzioni scolastici tagliati in 5 anni di oltre il 70%, investire sulle attività laboratori, fondi per la dispersione scolastica,per attività di sostegno, per la ristrutturazione e la messa in sicurezza delle scuole , palestre, interventi per le categorie meno ambienti. Bisognava creare presupposti per una scuola con maggiore collegialità, una scuola dove doveva prevalere il confronto, una scuola che doveva assumere tutti i precari delle graduatorie ad esaurimento e quelli di II e III fascia che hanno svolto servizi d’insegnamento con un piano pluriennale.
Il CONITP valuta questa riforma molto negativa e continuerà a sostenere tutte le forme di lotta per l’abrogazione della stessa compreso il referendum.
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