Già nel corso della conferenza stampa successiva al Consiglio dei Ministri del 10 marzo, Renzi e Giannini avevano annunciato che in tempi rapidi il DDL sulla riforma della scuola sarebbe stato trasmesso alle Camere nell’arco di poche ore. Anzi Giannini aveva detto che già dall’11 marzo il Parlamento avrebbe potuto iniziare i lavori sul provvedimento.
La realtà è un po’ diversa, anche perchè i tempi tecnici delle Camerre sono definiti per regolamento e non sottostanno in modo automatico ai desideri del Governo.
Sta di fatto che il calendario dei lavori di Camera e Senato, pubblicato nella giornata di sabato 14 marzo, non prevede che la prossima settimana il DDL venga messo all’ordine del giorno di una delle Commissioni permanenti.
A questo punto è molto probabile che l’esame abbia inizio dopo il 23 marzo.
Per ora non sappiamo neppure se l’esame inizierà dal Senato o dalla Camera e quindi non resta che aspettare ancora qualche giorno. Va anche detto che il deposito ufficiale del provvedimento è particolarmente atteso anche perchè insieme con il testo del DDL sarà a quel punto disponibile la relazione tecnica che dovrà chiarire i problemi di copertura finanziaria su cui permangono ancora alcuni dubbi.
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