Il Senatore del Pd Zanda dice: “Su scuola prendere decisioni in fretta, c’è nuovo anno”, prendendo le distanze da qualsiasi prolungamento o rallentamento dell’iter parlamentare riguardante la riforma della scuola targata Renzi – Giannini – Faraone.
A tal proposito si ritiene interessante riportare alcune riflessioni sulla fretta tratte da “ Il potere della stupidità “, un libro scritto da Giancarlo Livraghi e pubblicato nel 2004 da Monti & Ambrosini Editori.
Nel capitolo 16 si scrive: “ Nel lessico abituale (non solo in italiano) si dice che una persona è “svelta” per intendere che è intelligente (o furba ). Mentre lo stupido è definito “lento” o “tardo”. Eppure anche nelle più elementari e abituali espressioni del buon senso si nota spesso che la fretta è una fonte di stupidità. La gatta frettolosa, dice il proverbio, fa i gattini ciechi. Ma forse è cieca la gatta. Cioè dobbiamo chiederci quanto ci sia di cieco, o di miope, nell’imperversare della fretta. È vero che una persona intelligente può capire prima. Ma non perché è frettolosa. Il motivo è che sa ascoltare – perciò si disperde meno e arriva più direttamente alla comprensione. C’è un vecchio proverbio che dice “chi va piano va sano e va lontano”.
Credo che sia nato in un mondo antico e agricolo, dove il tempo era dettato dal ciclo delle stagioni. Per i contadini (che erano la maggior parte della popolazione) l’unico mezzo di trasporto era andare a piedi. Anche i pochi privilegiati che potevano disporre di un cavallo o di una carrozza andavano poco lontano, rispetto a ciò che possiamo fare oggi – e ci mettevano un’infinità di tempo.
Il lavoro nei campi era pesante. L’orario era dall’alba al tramonto – quasi tutti i giorni. La vita era molto più dura di come la dipingono le agiografie o le nostalgie del “buon tempo antico”. Possiamo o vogliamo tornare a quell’era bucolica? Credo di no, perché la troveremmo insopportabile. Ma non è un buon motivo per vivere ossessionati dalla fretta”.
Pertanto la fretta è giustificata solo quando si hanno elevate capacità di ascolto, qualità non dimostrate dall’attuale Governo. Quindi sarebbe auspicabile una serena pausa di riflessione, per capire meglio gli errori commessi sulla riforma della scuola.
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