Nel primo pomeriggio di oggi 10 aprile, alla relatrice Maria Coscia sono bastati 30 minuti per presentare in Commissione Cultura della Camera i contenuti del disegno di legge 2994 sulla “Buona Scuola”: la riunione si aperta infatti alle 14,45 e, dopo qualche schermaglia iniziale, la relatrice ha preso la parola per illustrare i articoli del provvedimento. Conclusione della riunione alle 15.20.
Nel corso del suo intervento Maria Coscia ha avuto anche il tempo di accennare alla questione dello “spacchettamento” chiesto dal M5S ma per confermare quanto già si sapeva: la maggioranza di Governo non ha nessuna intenzione di procedere allo scorporo delle norme sulle assunzioni.
“Tale approccio – ha sottolineato la relatrice – non sarebbe coerente con la necessità di cambiamento dell’intero quadro di riferimento: nonostante il numero di docenti che si intende assumere a tempo indeterminato sia di ben oltre 100.000 unità, non si può concentrare l’attenzione del Parlamento solo su questa importante iniziativa”.
Per il momento non una parola è stata spesa per accennare – se pure rapidamente- agli altri progetti di legge (tra cui la LIP) che risultano abbinati al ddl del Governo.
Pochissimi i riferimenti alle numerose critiche emerse nel corso delle audizioni anche se non sono mancati gli accenni ad aspetti ritenuti meritevoli di approfondimento.
“Con riferimento alla perdita di efficacia delle graduatorie del concorso del 2012 a partire dal 1o settembre 2015 – ha sottolineato Coscia – è necessario un chiarimento in relazione al fatto che il decreto ministeriale cosiddetto Giannini n. 356 del 2014 aveva previsto che gli idonei hanno titolo ad essere destinatari di contratti di lavoro a tempo indeterminato, in subordine ai vincitori”.
Prima di chiudere la seduta il presidente della Commissione ha ricordato a tutti i deputati presenti che i lavori riprenderanno martedì 14 alle ore 9.
Stando al calendario già pubblicato nel sito della Camera, per la prossima settimana sono previste diverse sedute della Commissione nelle giornate del 14, 15 e 16. Difficile però che in tre giorni si riesca a concludere l’esame preliminare del provvedimento. A partire da martedì 14 si capirà meglio come potrà evolvere la vicenda.