Categorie: Politica scolastica

DDL Scuola: rallentano i lavori

La prossima settimana l’esame del ddl sulla scuola procederà a rilento anche perchè nel frattempo molte Commissioni saranno impegnate a lavorare sul Documento di economia e finanza.
La Commissione Cultura della Camera riprenderà in mano il provvedimento nel pomeriggio del 22 e poi proseguirà nel pomeriggio successivo: in pratica ci sarà appena il tempo di inziare l’esame dei primi 5-6 articoli (complessivamente sono 24).
La Commissione Lavoro inizierà l’esame del ddl per fornire il proprio parere, mentre non sono ancora calendarizzati gli interventi più attesi e cioè quelli delle Commissioni Bilancio e degli Affari Costituzionali. 
Tutto questo significa che il provvedimento non potrà essere presentato in aula nei tempi previsti (ultimi giorni di aprile), tanto che ormai si sta parlando dell’11 o del 12 maggio, con il risultato che il passaggio al Senato si sposta al 18 maggio e non prima.

 

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Nonostante la posizione piuttosto irremovibile assunta dal Governo negli ultimi giorni (“Ci potrà essere qualche ritocco, ma l’impianto rimarrà quello attuale” ha dichiarato per esempio il sottosegretario Faraone), si fa sempre più strada l’ipotesi di possibili modifiche importanti che potrebbero servire ad “ammorbidire” la posizione dei sindacati che proprio per domani 18 aprile hanno programmato una manifestazione nazionale alla quale parteciperanno soprattutto le RSU recentemente elette. 
Per esempio potrebbe essere cancellato del tutto l’articolo 12 che prevede l’impossibilità di attribuire incarichi a tempo determinato ai docenti che hanno già ottenuto supplenze per 36 mesi. 
Per la verità i sindacati chiedono anche lo stralcio degli articoli sulle assunzioni, in modo da assicurare l’immissione in ruolo di 100mila precari. Ma può anche darsi che qualche “concessione” immediata possa essere considerata accettabile almeno da una parte dei sindacati rappresentativi che proprio nella giornata del 18 dovrebbe annunciare le prossime azioni.

Reginaldo Palermo

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