Al Senato, inizia la mattina di giovedì 18, con due giorni di ritardo, l’esame del disegno di legge di stabilità del 2015.
Il “programma” iniziale prevedeva che l’aula avrebbe dovuto lavorare per tre giorni e arrivare al voto definitivo già nella serata del 18 o al più tardi nella giornata di venerdì 19.
I tempi sono dettati da un semplice dato di fatto: se – come è ormai certo – il Senato approverà il provvedimento accogliendo un certo numero di emendamenti proposti dal Governo, il disegno di legge dovrà passare in “seconda lettura” alla Camera per l’approvazione definitiva.
In questi casi la seconda lettura è sempre piuttosto rapida (un paio di giorni al massimo), ma sarà indispensabile che il disegno di legge arrivi alla Camera lunedì o martedì al più tardi.
Tutto questo per dire che – alla resa dei conti – l’aula del Senato dovrà chiudere i propri lavori entro sabato (non si esclude peraltro una seduta nella giornata di domenica, come già è accaduto in passato).
Per quanto riguarda le disposizioni in materia di istruzione, come abbiamo già detto più volte, i cambiamenti intervenuti rispetto alla stesura iniziale del provvedimento sono molto modesti.
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