Passa, dunque, alla Camera uno dei più attesi ma anche discussi articoli del DdL ‘Buona Scuola’: è il numero 10, quello che prevede uno piano straordinario di assunzioni a tempo indeterminato di precari a partire dal 1° settembre 2015. I voti a favore sono stati 263 (i gruppi di maggioranza), i no 122 (M5s e Fi, Lega e Fdi), 25 gli astenuti (Sel).
Nella versione finale del piano, approvata nella tarda serata del 19 maggio, è stato deciso che tra i destinatari delle 100mila assunzioni figurassero non solo i docenti delle GaE, ma anche i vincitori del concorso del 2012: tutti coloro che non rientreranno nel piano straordinario di quest’anno, lo saranno comunque negli anni successivi.
Il numero delle assunzioni (che riguardano solo la scuola primaria e secondaria, confermando l’esclusione dei maestri della scuola dell’infanzia), dovà essere determinato dal Miur entro 15 giorni dalla data di entrata in vigore della legge, sulla base delle indicazioni dei dirigenti scolastici.
Vi sono, tuttavia, delle diversità di trattamento a seconda del livello scolastico della docenza: “per il personale docente della scuola dell’infanzia e primaria – scrive l’Ansa – continua ad applicarsi, fino a totale scorrimento delle relative graduatorie ad esaurimento, la disposizione secondo cui l’accesso ha luogo per il 50% mediante concorsi per titoli ed esami e per il restante 50% attingendo a queste graduatorie citate. A questi concorsi potranno accedere solo i candidati in possesso di abilitazione all’insegnamento. Il numero degli idonei non vincitori del concorso non potrà superare il 10% del numero dei posti banditi e le graduatorie avranno validità al massimo triennale”.
Nei confronti di tutti i nuovi immessi in ruolo verrà inizialmente conferito un incarico annuale: questo aspetto della riforma è descritto dall’articolo 11, anch’esso approvato: dopo l’anno di prova, comunque gli assunti otterranno l’effettiva immissione in ruolo.
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Il periodo di prova consiste nello svolgimento del servizio di almeno 180 giorni (come avviene già oggi), dei quali almeno 120 per le attività didattiche. La valutazione dei neo-assunti verrà affidata al dirigente scolastico, dopo aver sentito il Comitato per la valutazione dei docenti. Questo è costituito dallo stesso dirigente scolastico, da due docenti, da due genitori nella scuola primarie e alle medie o da un genitore e da uno studente alle superiori.
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