Il presidente della regione Campania, Vincenzo De Luca, a margine di un evento a Salerno, non le manda a dire al ministro dell’istruzione, Patrizio Bianchi: “Avevo proposto, in modo particolare per le elementari e materne, di prenderci due settimane per allargare la campagna di vaccinazione per la fascia 5-11 anni. Il 10 gennaio, in Campania, avevamo 25mila bimbi vaccinati e cioè poco più del 10%, oggi abbiamo 150mila bambini vaccinati. Cioè se avessimo avuto due settimane di tempo in più avremmo aperto le scuole senza moltiplicare il contagio come sta avvenendo”.
Vincenzo De Luca dunque conferma il sospetto che la riapertura delle scuola subito dopo Natale, con tutte quelle confusioni intervenute tra Regioni, che volevano chiudere le scuole per evitare il diffondersi di ulteriori contagi, Comuni che registravano diffidenze tra le loro popolazioni, e Governo, che invece insisteva per riprendere le attività didattiche, minimizzando quanto dalle periferie veniva riferito, avrebbe moltiplicato la diffusione del Covid, era per certi versi fondato.
E infatti il governatore De Luca attacca il Governo, parlando di “truffa mediatica del 10 gennaio da parte del ministero dell’Istruzione che diceva ‘è tutto aperto’ per il 95% va tutto bene. Noi abbiamo verificato che nelle scuole c’è il caos, le famiglie non sanno neanche come fare per riportare i bambini in classe. Le mascherine non ci sono, i tamponi non ci sono, l’accordo con i medici di medicina generale non c’è, invece dovevamo fare una giornata di propaganda”.
“Ma lasciamo perdere è alle nostre spalle. Dobbiamo completare la campagna di vaccinazione per i bimbi più piccoli e mantenerci prudenti perché nuove varianti possono sempre diffondersi”.
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