Consueta conferenza del venerdì sulla pagina facebook del presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca. Il governatore ha posto l’accento sulle vaccinazioni, che sono riprese oggi, 19 marzo, alle 15. Priorità alle categorie fragili, ma grande attenzione anche al personale scolastico:
“Voglio rinnovare il mio saluto alle famiglie che hanno perso i propri cari, abbiamo vissuto momenti incancellabili, abbiamo respirato un clima di tragedia, di dolore, di solitudine, tanti facevano fatica a capire la gravità del problema. La vita dev’essere la priorità, difenderla. Ci sono decisioni che dovevano essere prese con coraggio. Nel mondo della scuola abbiamo scontato mesi di impreparazione, di vacuità. Il mercato nero dei vaccini ha danneggiato la Campania. Dovevamo produrre in Italia i vaccini, e non è stato fatto, forse il principale errore. E poi abbiamo scontato errori di burocratismo assurdi. Quando si è in guerra bisogna correre e non stare attenti ai formalismi”.
“Oggi chiudiamo il discorso AstraZeneca, riprendiamo anche in Campania la vaccinazione. Abbiamo già vaccinato 140mila persone, non abbiamo avuto effetti di particolare rilievo, dunque dobbiamo procedere. Bisogna avere fiducia, essere responsabili, freddi. Non succede assolutamente niente, andiamo a vaccinarci con grande serenità. La situazione della Campania è delicata, siamo in zona rossa, qualche piccola area di irresponsabilità resta. Dobbiamo restare attenti, siamo quelli più a rischio perchè siamo l’area con più alta densità d’Europa”.
Nel mondo della scuola abbiamo quasi completato la vaccinazione, se non fosse stato per questa piccola interruzione di AstraZeneca. Abbiamo pensato di vaccinare anche i ragazzi sopra i 16 anni ma l’unico vaccino possibile per loro è Pfizer. Appena potremo vaccineremo tutto il mondo della scuola per poter riaprire le scuole. Faremo di tutto, ma dobbiamo proteggere la vita di tutti. La priorità assoluta è per le categorie fragili”.
“Le altre regioni hanno avuto molti più vaccini di noi, pur avendo abitanti in meno. Faremo le vaccinazioni nelle fabbriche, nelle campagne, nelle varie associazioni, dobbiamo fare come nelle altre parti del mondo. L’obiettivo è quantitativo, vaccinazioni di massa. Procederemo alle vaccinazioni per fasce d’età, non ci accalchiamo, senso di responsabilità e fiducia”.
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