E il risultato di questo studio, spiega De Mauro, dà per fermo che la crescita dei livelli di istruzione, soprattutto mediosuperiore e universitaria, porta a un aumento non solo dei redditi personali ma del prodotto interno lordo dei paesi. Ma di questi risultati, dell’ aumento della creatività, del saper essere e del saper fare, cosa ne sa il ragioniere dello stato? Lui dirà sempre: belle cose, ma difficili da scrivere in un bilancio di previsione. Education at a glance 2013 gli viene incontro con l’indicatore A7 e i suoi calcoli e tabelle.
Nei paesi dell’Ocse i più alti redditi di diplomati e laureati si traducono in maggiori ricavi e contributi fiscali. Nella loro vita di lavoro i maschi rendono agli stati centomila dollari, le donne sessantamila, tre e due volte più della spesa richiesta per istruirli. Il ragioniere prende nota e una volta, se capita, lo dirà ai ministri.