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Debito supplenze: risposte evasive di Padoa Schioppa in Parlamento

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Nel rispondere ad una interrogazione a risposta immediata sul problema dei fondi per le supplenze, il Ministro Padoa Schioppa è apparso in difficoltà.
E’ accaduto nel corso del question time svoltosi alla Camera nel pomeriggio del 18 aprile.
La domanda degli interroganti (Manuela Ghizzoni, Antonio Rusconi e altri dell’Ulivo) era molto semplice e non richiedeva approfondimenti particolari.
Manuela Ghizzoni ha affermato che mancherebbero oggi 494 milioni per pagare supplenze conferite nel corso del 2006

“Lo squilibrio tra le entrate non pervenute e le spese non comprimibili – ha aggiunto Ghizzoni – ha condotto le scuole alla difficile situazione attuale nella quale i dirigenti non possono pagare le supplenze già effettuate, oppure non procedono alle nuove nomine”

Il Ministro dell’Economia ha risposto in modo banale e sconcertante, come se il problema non lo riguardasse più di tanto: “L’accentramento delle risorse previsto dalle nuove norme introdotte con l’ultima legge finanziaria – ha spiegato Padoa Schioppa – ha consentito operazioni compensative attraverso le quali si è provveduto a soddisfare le emergenze più gravi. In questo quadro, è stata già fatta una missione speciale per l’Emilia Romagna, dalla quale è emersa, per settantuno scuole, una situazione che stava diventando particolarmente difficile”.
Dimenticando, forse, che in molte regioni il debito pregresso del 2006 ha raggiunto cifre impressionanti: in Piemonte, per esempio si parla di circa 20milioni di euro mentre in questi giorni l’Ufficio scolastico provinciale di Torino sta erogando alle proprie scuole 700mila euro (5-6 mila euro in media per ogni Istituzione scolastica, a fronte di un debito medio di almeno 30-40 mila euro).
Il Ministro ha poi ricordato che l’11 aprile le scuole hanno ricevuto la prima rata dello stanziamento previsto per il 2007 e che la seconda rata, prevista per giugno, sarà anticipata a maggio, lasciando intuire che, in questo modo, si potrà far fronte ai debiti pregressi.
Ma purtroppo questa è una informazione buona forse per addomesticare il dibattito parlamentare, non certamente per dare tranquillità alle scuole: i fondi “freschi” del 2007, infatti, non possono in alcun modo servire per coprire il debito del 2006: per dirla in termini tecnici le spese per le supplenze dello scorso anno hanno dato origine a residui attivi (ed eventualmente anche passivi, se le supplenze non sono state ancora pagate) che non possono essere coperti con finanziamenti del 2007 che vanno incassati esclusivamente come fondi di competenza del bilancio di quest’anno.
Per risolvere davvero la situazione bisognerebbe ricorrere, come ha chiesto l’onorevole Ghizzoni, ad un piano pluriennale di assorbimento del debito pregresso delle scuole. Ma su questo punto Padoa Schioppa si è guardato bene dal fornire qualunque risposta, tanto che Antonio Rusconi (Margherita) in sede di replica, ha sottolineato che la maggioranza che sostiene il Governo “si aspetta ulteriori risposte concrete sull’emergenza attinente alle supplenze”.
Su questo stesso tema (e su molte altre questioni) la Commissione Istruzione della Camera ha già programmato una audizione di Giuseppe Fioroni per la mattinata del 24 aprile. C’è da augurarsi che il Ministro della Pubblica Istruzione sia in grado di fornire risposte chiare e comprensibili.