A Lecce sparisce il voto in condotta a scuola. Sì, tutto vero. Accade nella scuola secondaria di primo grado a Supersano, l’istituto comprensivo che comprende le scuole di Botrugno, Nociglia, San Cassiano e Supersan, nella provincia leccese. “Quando abbiamo ritirato le schede di valutazione del primo quadrimestre la casella era bianca – denunciano i genitori – c’erano soltanto poche righe di giudizio e non il numero. È il primo caso in Italia”.
Il 24 febbraio i genitori hanno scritto alla dirigente scolastica e ai docenti per lamentare il mancato coinvolgimento nella decisione di eliminare il voto comportamentale. Il 15 marzo, poi, si è svolta una riunione durante la quale si è parlato dell’argomento
La dirigente scolastica, però, non ha formito le spiegazioni dovute nonostante il decreto del presidente della Repubblica imponga “la valutazione periodica e finale del comportamento”, da esprimere in decimi: “Ci ha detto che se non ci sta bene possiamo iscrivere i nostri figli in un’altra scuola – dice l’avvocato Umberto Renna, membro dimissionario del consiglio di classe – e che l’assenza del voto di valutazione è dovuta a politiche scolastiche”.
Alcuni insegnanti si sono opposti come quello di religione e, a quanto riporta La Repubblica, dal prossimo anno non sarà più in servizio a Supersano.
A La Repubblica, la dirigente scolastica difende la sua scelta: “È stato deciso di sostituire il voto in decimali con un giudizio esplicativo che si richiama a una rubrica valutativa. La rubrica è un fascicolo che viene consegnato a fine anno con la scheda di valutazione. Contiene le spiegazioni e il livello di competenze raggiunto dai ragazzi, che può essere tradotto in numeri. Al primo quadrimestre la rubrica è stata fatta vedere ai genitori, ma non è stata consegnata”.
BULLISMO – “Se mettessimo solo il numero i genitori guarderebbero quello. Invece con il giudizio possono capire quali sono le problematiche dei figli. E hanno indicazioni sulla loro consapevolezza, sull’interazione con gli altri, sulla capacità di prendere decisioni. Con il giudizio guardiamo in prospettiva, e laddove i ragazzi sono problematici cerchiamo di recuperarli per tempo. Abbiamo un caso in seconda media di uno studente con la media del nove, ma che rischia in condotta. Ci sono stati episodi di bullismo e cyberbullismo. Il nostro è un istituto comprensivo che coinvolge quattro comuni, oltre a Supersano ci sono Botrugno, Nociglia e San Cassiano. Gli studenti sono 1.050 e fanno percorsi di educazione alla cittadinanza, alcuni quasi alternanza scuola-lavoro, fanno una sorta di messa alla prova in un centro per anziani. Lavoriamo da anni su questo, abbiamo creato una rete contro il bullismo che include quattro gruppi operativi in altrettanti comuni, coordinati da genitori che prendono in carica queste situazioni”.
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