Puglia. Arrivata la decisione del Tar di Bari sulla questione spinosa che aveva opposto il governatore della Regione Emiliano alle associazioni di genitori e alla Ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina: le scuole superiori vanno regolarmente in DaD mentre sugli altri gradi di scuola saranno le famiglie a decidere.
La vicenda
Come abbiamo raccontato precedentemente, a seguito dell’ordinanza del Presidente della Regione n.407 del 28 ottobre, le scuole erano state chiuse, decisione cui era seguito già un primo intervento del Tar di Bari, a stabilire che le scuole dovessero restare aperte, come da disposizioni del Dpcm del 3 novembre.
Una deciosne cui Emiliano si era adeguato ma chiedendo che sul tema si esprimessero le famiglie. In altre parole, qualora dei genitori, preoccupati per il virus, avessero preferito mandare in DaD i propri figli, Emiliano avrebbe favorito queste richieste.
L’ordinanza 413
Si legge, infatti, nell’ordinanza 413 della Regione: “Al fine di consentire anche in Puglia la tutela della salute pubblica attraverso la didattica digitale integrata nel primo ciclo di istruzione, per ridurre il rischio di diffusione epidemica, le istituzioni scolastiche del medesimo primo ciclo di istruzione devono garantire il collegamento online in modalità sincrona per tutti gli alunni le cui famiglie richiedano espressamente per i propri figli di adottare la didattica digitale integrata, anche in forma mista, e anche per periodi di tempo limitati coincidenti con eventuali quarantene o isolamenti fiduciari, in luogo dell’attività in presenza.”
Oggi la vicenda ha fatto un passo ulteriore con la decisione del Tar di Bari di mantenere in vigore le disposizioni dell’ordinanza 413, che affida ai genitori l’onere di decidere tra DaD e didattica in presenza.