Dopo la Commissione Cultura del Senato, anche quella della Camera ha approvato il parere sul nuovo sistema di accesso al ruolo e la formazione iniziale.
Le richieste di modifica, da adottare all’interno dell’Atto 377, riguardano, in particolare, i docenti della scuola secondaria di primo e secondo grado ed è stato approntato dalla deputata Pd Manuela Ghizzoni.
La stessa parlamentare ne spiega i contenuti, in modo dettagliato.
Si tratta di un “passaggio fondamentale che mette in dirittura d’arrivo il nuovo sistema: occorre ora solo l’approvazione definitiva del decreto legislativo da parte del Governo, che si è già espresso in maniera favorevole“, dice la Ghizzoni.
Le novità sono importanti, perchè toccano direttamente migliaia di persone, aspiranti docenti, ma anche tutti coloro che, in questi anni, pur senza abilitazione, lavorano come insegnanti con discreta continuità attraverso contratti a tempo determinato.
I docenti, scelti e formati sulla base delle nuove regole, potranno cominciare a insegnare a partire dall’anno scolastico 2021/22 su una quota dei posti disponibile, in modo da poter armonizzare nel tempo il nuovo sistema con il lungo regime transitorio previsto per tenere conto della complessità di figure create, negli anni, dai sistemi precedenti.
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“Con il nuovo sistema – ha spiegato Ghizzoni – si passa da un affastellarsi di norme e iniziative, durato decenni, a un sistema organico con procedure prestabilite, chiare e regolari nel tempo. Concorsi per laureati magistrali i cui vincitori, e solo loro, accederanno a un contratto triennale retribuito di formazione, tirocinio e progressivo inserimento nella funzione docente, che prevede valutazioni, in itinere e finali, delle competenze e delle attitudini professionali degli aspiranti docenti”.
Per l’on. Ghizzoni, se il Governo Gentiloni approverà le modifiche proposte, ci troveremo a vivere “un vero cambiamento di paradigma: prima la selezione – strettamente connessa al fabbisogno futuro – sulle competenze disciplinari, poi la formazione sul campo e infine l’accesso al ruolo per chi supererà positivamente gli step valutativi”.
“Introdotto nelle sue linee generali dalla legge Buona Scuola, il nuovo sistema entrerà in funzione progressivamente, ma a partire già dal prossimo anno sarà bandito il primo concorso per una quota dei posti (a partire dalle classi di concorso esaurite) che si renderanno vacanti e disponibili dal 2021-22, tenuto conto che la formazione avrà durata triennale”, conclude la democratica.
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