Concorsi a cattedra a partire dal 2018 (anziché 2020) e con cadenza biennale (anziché triennale): i primi vincitori verranno assunti a titolo definitivo nel 2022.
È questo il progetto che starebbero per approvare, in seno al decreto legislativo sul nuovo reclutamento della L.107/15, i componenti (anche di maggioranza, che hanno aperto pure sugli abilitati delle graduatorie d’istituto) delle commissioni incaricate di Camera e Senato avrebbero cancellato le ultime perplessità.
In arrivo, scrive l’Ansa, c’è “un percorso per dare stabilità ai prof e, secondo gli obiettivi del Governo, dare maggiore continuità didattica, andando a coprire più velocemente possibile i posti vacanti. Soprattutto al Nord, dove le graduatorie disponibili si stanno rapidamente esaurendo”.
Il “cuore” del decreto legislativo, tuttavia, non è quello del precariato, ma guarda alle modalità innovative che porteranno a selezionare e formare in nuovi docenti.
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Il piano, comprensivo delle richieste di modifica dell’ultimo momento, prevede concorsi ogni due anni, con i nuovi vincitori da assumere attraverso un percorso triennale di formazione, con stipendio ridotto, ma crescente, che si concluderà con l’immissione in ruolo previo “superamento delle valutazioni intermedie e finali”.
Secondo i parlamentari, con questo nuovo reclutamento intende “attrarre e preparare alla professione docente persone giovani e competenti nelle loro discipline, eliminando il fenomeno dei lunghi periodi di precariato pre-ruolo“.
Una delle novità, riportate dall’agenzia Ansa, è quella del primo concorso con la nuova formula: anziché nel 2020, “dovrebbe essere avviato nel 2018, secondo i pareri. Potranno partecipare neo laureati che abbiano conseguito almeno 24 crediti formativi in “discipline antropo-psico-pedagogiche e nelle metodologie e tecnologie didattiche”.
I primi vincitori del nuovo “concorsone” inizieranno il loro percorso formativo, quindi, nell’anno scolastico 2019/2020. Per poi arrivare a prendere il “ruolo” tre anni dopo (previo parere positivo di chi dovrà esaminare il loro percorso formativo sul “campo”), quindi nel 2022.
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