Categorie: Politica scolastica

Decreti L.107/15, tutti gli operatori scolastici al servizio del sostegno

Un cambiamento radicale si preannuncia per il sostegno agli alunni disabili. Il decreto delega approvato il 7 aprile dal Consiglio dei Ministri (il cui testo non è stato, però ancora diffuso), prevede che sia garantita una scuola sempre più accogliente con il coinvolgimento di tutte le componenti del personale scolastico, Ata inclusi, rafforzando il ruolo delle famiglie e delle associazioni nei processi di inclusione.

Vediamo come si snoda la riforma.

 

1) Percorso di studio

Per avere insegnanti sempre più preparati viene rivista la formazione iniziale delle e dei docenti di sostegno dell’infanzia e della primaria, attraverso l’istituzione di un Corso di specializzazione ad hoc a cui si accede dopo aver conseguito la laurea in Scienze della formazione primaria, comprensiva di 60 crediti sulla didattica dell’inclusione.

Tutti i futuri docenti, anche nella secondaria, avranno nel loro percorso di formazione iniziale materie che riguardano le metodologie per l’inclusione e ci sarà una specifica formazione anche per il personale della scuola, Ata compresi.

 

2) Il numero dei docenti

La proposta di quantificazione del personale sul sostegno sarà fatta dal dirigente scolastico sulla base del Progetto educativo individualizzato (PEI) di ciascun alunno con disabilità e in coerenza con il Piano dell’inclusione di ciascuna scuola.

Coinvolgere tutto il personale nella formazione non vuol dire immaginare una riduzione dei docenti di sostegno, ma una maggiore partecipazione di tutte le componenti sul tema dell’inclusione, perché questa possa realizzarsi concretamente.

 

3) Coinvolgimento del personale Ata

Il provvedimento introduce l’obbligo di tenere conto della presenza di alunne e alunni diversamente abili per l’assegnazione del personale Ata alle scuole.  

 

4) Introduzione del livello di inclusività

Ogni scuola dovrà predisporre, nell’ambito del Piano triennale dell’offerta formativa, un Piano specifico per l’inclusione.

 

5) Revisione organismi territoriali legati all’inclusione

Vengono poi rivisti, razionalizzati e rafforzati nelle loro funzioni gli organismi che operano a livello territoriale per il supporto all’inclusione, con un maggiore coinvolgimento di famiglie e associazioni.

Le commissioni mediche per l’accertamento della disabilità si arricchiscono di nuove professionalità: ci saranno un medico legale e due medici specialisti scelti fra quelli in pediatria e in neuropsichiatria infantile.

 

6) Il ruolo dei supplenti e l’Osservatorio permanente

Per la prima volta i supplenti potranno avere contratti pluriennali. In caso di un rapporto positivo con l’alunna o l’alunno e su richiesta delle famiglie le docenti e i docenti con contratto a termine potranno essere riconfermati per più anni senza passare dalle annuali trafile di assegnazione della supplenza. Viene rafforzato l’Osservatorio permanente per l’inclusione insediato al Miur. 

Redazione

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