La riforma della scuola prevista dalla legge 107 può dirsi virtualmente conclusa.
Nella riunione del Consiglio dei Ministri del 7 aprile, il Governo ha approvato le deleghe previste dalla Buona Scuola. Adesso ci sarà il passaggio alla Corte dei Conti, la firma del Presidente della Repubblica e la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
Soddisfatto il presidente del consiglio Paolo Gentiloni, che ha definito la riforma “una notevole iniezione di qualità nella nostra scuola. Il governo può rivendicare di aver portato nei tempi prefissati il lavoro sulla Buona scuola”. Soddisfatta anche la ministra dell’Istruzione, Valeria Fedeli: “L’ampio confronto è servito a migliorare i testi, che qualificano ulteriormente il sistema di istruzione nel nostro Paese”.
I decreti approvati riguardano:
– Riordino, adeguamento e semplificazione del sistema di formazione iniziale e di accesso nei ruoli di docente nella scuola secondaria
– Norme per la promozione dell’inclusione scolastica degli studenti con disabilità
– Revisione dei percorsi dell’istruzione professionale
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– Istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni
– Effettività del diritto allo studio attraverso la definizione delle prestazioni, in relazione ai servizi alla persona, con particolare riferimento alle condizioni di disagio e ai servizi strumentali, nonché potenziamento della carta dello studente
– Norme sulla promozione della cultura umanistica, sulla valorizzazione del patrimonio e delle produzioni culturali e sul sostegno della creatività
– Disciplina della scuola italiana all’estero, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera h), della legge 13 luglio 2015, n.107
– Norme in materia di valutazione e certificazione delle competenze nel primo ciclo ed esami di Stato.
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