Abbiamo guardato con fiducia ai decreti della Legge 107/15 ed è evidente che solo un’azione culturale competente e coraggiosa può colmare i vuoti di non conoscenza. Possiamo sicuramente registrare che tanti sono i passi compiuti in tal senso con i numeri alla mano (clicca qui per leggere) e con estrema precisione abbiamo studiato il Decreto zero-sei anni (clicca qui per il testo) che deve essere considerato un passo importante per due ragioni: a) perché riconosce con chiarezza la pluralità dell’educazione all’interno del sistema pubblico b) mette in evidenza la responsabilità a ciascuno di noi, a cui non è possibile sottrarsi. A questo punto, spetta alle famiglie e alle associazioni trattare con i sindaci per accedere ai fondi, favorendo un sistema integrato senza alcuna discriminazione fra bambini.
28.05.2017 da Il giornale (clicca qui per leggere): i nostri genitori ci saranno? Le associazioni tutte, dai genitori ai gestori, passando da quelle dei docenti, sapranno unirsi per l’applicazione di questo decreto, comune per comune? Un punto d’arrivo insperato ma anche un punto di partenza ove il Re è nudo.
Siamo ad un punto di svolta reale che esige unità, altrimenti potremmo senza ombra di dubbio dichiarare che non abbiamo saputo utilizzare uno strumento, forse perchè la libertà di scelta educativa dei genitori in un pluralismo formativo conta davvero poco anche per chi la invoca.
Resta fermo il punto di snodo … le linee di finanziamento che guardano a tutto il comparto scuola. Si consegna un documento che sintetizza l’unica soluzione per il nostro sistema scolastico (clicca qui per scaricarlo)