Procede alla Camera il percorso del DL 104 “La scuola riparte”
Alle ore 17 del giorno 8 scadono i termini per la presentazione degli emendamenti in Commissione Cultura che dovrà relazionare in aula dopo aver acquisito il parere di altre 7 Commissioni (molto atteso è quello della V, che si occupa di Bilancio).
Questa fase si dovrà concludere nell’arco di alcuni giorni, perché la prossima settimana il provvedimento dovrebbe approdare in aula.
I tempi, insomma, sono inevitabilmente molto stretti: d’altronde, finito l’esame alla Camera il decreto dovrà passare al Senato e se in questo ramo del Parlamento dovesse apportare qualche ulteriore correzione, bisognerà tornare nuovamente alla Camera. Tutto questo entro il 12 novembre, per evitare che scadano i tempi stabiliti dalla Costituzione per la conversione in legge dei decreti governativi.
Per venire al merito del provvedimento i punti “caldi” sono più di uno e già sono emersi nelle sedute delle diverse commissioni.
La XIII (Agricoltura), per esempio, ha espresso parere favorevole ma a condizione che venga trovata una diversa copertura finanziaria in modo da cancellare le disposizioni che prevedono l’aumento delle accise sulla birra.
Ma il decreto legge dovrà fare i conti anche con le organizzazioni sindacali (Flc-Cgil in particolare) che non sono per nulla d’accordo sul contenuto dell’articolo 15, quello che riguarda il piano triennale per le immissioni in ruolo.
Il decreto, infatti, prevede che i futuri assunti dovranno permanere nel primo gradone stipendiale per almeno 8 anni, così come è accaduto a coloro che sono entrati in ruolo a partire dal settembre 2011, per effetto del CCNL del 4 agosto 2011.
Il Governo, per parte sua, ha già inviato alle Commissioni la documentazione tecnica che dimostrerebbe la congruità delle diverse previsioni di spesa e delle modalità di copertura finanziaria, ma c’è da credere che il dibattito sarà molto acceso e qualche colpo di scena potrebbe anche verificarsi.