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Decreto 137: si continua il 28; il voto il 29

Sta proseguendo al Senato proseguito la discussione sul decreto legge 137 che entro il 31 ottobre dovrà essere convertito in legge, pena la decadenza.
Di giorno in giorno le difficoltà per la maggioranza aumentano anche se difficilmente ci saranno ripensamenti.
Nel corso dell’ultima seduta, quella del pomeriggio del giorno 23, diversi senatori dell’opposizione sono intervenuti per richiedere in sostanza il ritiro del provvedimento.
In nome e per conto del Governo il Sottosegretario Giuseppe Pizza ha poi accolto una serie di ordini del giorno che impegnano il Governo a valorizzare le ore extra-curricolari di educazione fisica, a sostenere anche finanziariamente progetti sportivi finalizzati all’integrazione sociale e al contrasto dell’abbandono scolastico promossi dalle scuole di particolari aree ritenute a rischio, a sostenere economicamente e progettualmente le autonomie scolastiche nell’apertura pomeridiana delle scuole ed in particolare dei loro impianti sportivi, a proseguire con la sperimentazione dell’introduzione dell’educazione motoria nelle scuole primarie con progetti nazionali e iniziative locali con l’obiettivo di arrivare alla copertura di tutte le scuole primarie del Paese.
Diversi ordini del giorno accolti riguardano poi il sostegno agli alunni disabili e gli stessi insegnanti specializzati.
Particolarmente significativo l’ordine del giorno che impegna il Governo ad utilizzare prevalentemente nella scuola pubblica le risorse derivanti dalle operazioni di riduzione del personale e di razionalizzazione della rete scolastica.
Tutti gli emendamenti presentati sui primi tre articoli sono stati respinti dall’aula mentre la discussione sulla parte rimanente del provvedimento è stata rinviata ad altra seduta.
Come è noto l’articolo più contestato è proprio il quarto, dedicato interamente al “maestro unico”.
Ma stante i tempi molto ristretti è molto difficile che martedì possa essere messo in discussione.
A meno di colpi di scena dell’ultimo momento è ormai quasi certo che nella giornata di martedì 28 il Governo annuncerà la richiesta del voto di fiducia che potrebbe esserci già nella serata dello stesso giorno o, al più tardi, nella mattinata del 29.
Va segnalato che il 23 ottobre il dibattito al Senato si è svolto in un clima molto teso perchè nello stesso momento all’esterno migliaia di persone (studenti, insegnanti e semplici cittadini) manifestavano contro il decreto e contro i tagli della legge 133.
Nella mattinata un accento sbagliato ha creato qualche difficoltà al Ministro Gelmini: la parola “egida” pronunciata con l’accento sulla i anzichè sulla e ha provocato ilarità e commenti vivaci dell’opposizione.
Ma Mariastella Gelmini, corretta anche dallo stesso presidente Schifani, ha proseguito il suo intervento cercando di dimostrare che l’opposizione sta creando un inutile allarme fra le famiglie e fra i docenti.

Reginaldo Palermo

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