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Decreto 137: voto di fiducia martedì 7

Preoccupato forse del dilagare delle proteste contro la “riforma Gelmini” il Governo ha deciso di dare una accelerata all’iter parlamentare del decreto 137.
Un po’ a sorpresa il calendario dei lavori della Camera è stato rivisto proprio nella giornata del 2 ottobre: per la mattinata del 3 (tradizionalmente nella giornata del venerdì la Camera si riunisce solo in situazioni eccezionali) è prevista la ripresa dell’esame del decreto e sempre per la stessa data è stato fissato il termine ultimo per la presentazione degli emendamenti.
La discussione sugli emendamenti inizierà quindi nel pomeriggio di lunedì 6, ma è probabile che il dibattito muoia sul nascere perché il Governo sembra intenzionato a porre il voto di fiducia.
Che questa sia l’intenzione dell’esecutivo lo si deduce dal fatto che le Commissioni non si riuniranno nella giornata di martedì.
A questo punto sarà interessante capire (ma lo si saprà già nel pomeriggio del 3) come sarà formulato il maxi-emendamento del Governo.
Quasi certamente ci sarà una modifica sull’articolo del maestro unico in quanto la Commissione Bilancio ha rilevato la mancanza di copertura finanziaria per il pagamento delle ore aggiuntive del maestro unico: a partire dal 2010 i fondi necessari saranno prelevati dai risparmi derivanti dai tagli, ma per il 2009 – lo prevede per l’appunto un emendamento predisposto da Valentina Aprea – dovranno essere le scuole a pagare le ore aggiuntive utilizzando il fondo di istituto.
Un altro emendamento riguarderà forse la nuova disciplina “Cittadinanza e Costituzione” che potrebbe prevedere anche lo studio degli Statuti regionali, come richiesto in Commissione dalla Lega (ma la proposta è stata approvata anche dal PD).
Su proposta dello stesso Ministro sarà forse inserita anche una aggiunta  all’articolo3 in materia di valutazione: nella scuola primaria per la bocciatura sarà necessaria la decisione unanime del team dei docenti e nella secondaria di primo grado sarà indispensabile una decisione assunta a maggioranza.
Dopo l’approvazione alla Camera il provvedimento verrà trasmesso al Senato dove però il percorso sarà essere molto più agevole e veloce.
La Commissione Istruzione del Senato potrebbe iniziare l’esame del decreto al già la prossima settimana e il passaggio definitivo in aula potrebbe esserci verso il 20-22 ottobre.
Se questo è lo scenario le organizzazioni sindacali non potranno più tergiversare a nelle prossime ore dovranno dire chiaramente se intendono proclamare uno sciopero unitario o meno.
Reginaldo Palermo

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