Al Senato si sono conclusi da poco i lavori delle Commissioni Affari Costituzionali e Cultura sul decreto legge 36.
I senatori del M5S sottolineano: “Abbiamo ottenuto lo stop ai concorsi con prova scritta a crocette, una modalità assolutamente inidonea a valutare il merito dei candidati ruolo di insegnante. La prova scritta sarà a risposta aperta, consentendo una valutazione migliore e più meritocratica. Ancora: nessun taglio lineare all’organico dei docenti è contenuto nel testo. Un risultato di cui andiamo fieri, e che vedrà le risorse della denatalità restare sul capitolo istruzione per finanziare la formazione incentivata dei docenti”.
E c’è anche una novità interessante: sarà possibile prevedere gli esoneri per i collaboratori dei dirigenti scolastici per le scuole in reggenza.
Daniela Sbrollini e Gabriele Toccafondi di Italia Viva rimarcano che “il taglio della carta del docente prevista dal testo del decreto presentato dal governo è stato scongiurato fino al 2024 grazie allo sforzo unitario della maggioranza di governo che ha consentito di trovare le risorse necessarie”.
“La carta, che mette a disposizione di ogni docente di ruolo 500 euro all’anno per il proprio aggiornamento – aggiungono i due parlamentari – è una delle innovazioni introdotte dalla buona scuola più apprezzata dal corpo docente e un suo ridimensionamento era inaccettabile. L’impegno del MEF è quello di scongiurare il taglio anche per gli anni successivi in legge di bilancio”.
“All’interno di un provvedimento che mantiene alcune criticità che cercheremo di risolvere – concludono Sbrollini e Toccafondi – il Senato, in un clima costruttivo e collaborativo di tutta la maggioranza, ha introdotto alcuni miglioramenti, molti dei quali proposti da IV. Ad esempio tutte le modifiche volte a migliorare il percorso di formazione iniziale degli aspiranti docenti o le modifiche per il sostegno, che abbiamo sempre definito una vera e propria emergenza nell’emergenza: qui un nostro emendamento introduce la possibilità, fino al 2025, di assumere a tempo indeterminato i docenti già in possesso dell’abilitazione. Positive anche le soluzioni individuate sia per l’abilitazione dei docenti delle scuole paritarie che per il concorso per gli insegnanti di religione precari da troppo tempo”.
Il provvedimento così modificato dovrebbe andare in aula martedì mattina; il voto è atteso fra mercoledì e giovedì.
Poi ci vorranno ancora 2-3 giorni per il passaggio alla Camera dove bisognerà chiudere assolutamente entro il 29 giugno.
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