Attraverso un comunicato, il PSI scuola pone l’accento sul decreto 36 e sulle parti riguardanti i tagli alle cattedre e alla carta docenti:
“Per la scuola pubblica arrivano pessime notizie dal Senato dove è stata sospesa la votazione di quella parte del Decreto 36 che puntava ad evitare il taglio della carta docenti e di quasi 10000 cattedre. Trattandosi di voci di risparmio e reinvestimento, è probabile che il Governo non voglia o non possa trovare risorse alternative per salvaguardare la carta docente e l’organico docente. La difficoltà nel trovare risorse alternative rende manifesto come si sia scritto un Decreto a costo zero, scommettendo sulla denatalità, senza volontà di investire risorse che invece sarebbero necessarie.
E’ possibile immaginare una riforma della scuola senza immaginare l’impegno di enormi risorse da mettere a disposizione della didattica, dei salari, della lotta alla dispersione e a favore della continuità didattica? C’è molto da fare!
Il PSI scuola auspica che il tutto non venga risolto con una triste trattativa sulle cifre ma con lo stop all’iter di approvazione del Decreto 36, in attesa di poter migliorare e rendere più efficace la proposta del Ministro Bianchi”.