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Decreto Aiuti quater, gli emendamenti approvati dal Senato: ecco come verranno utilizzati i risparmi dell’organico Covid

Il Senato ha apportato delle modifiche al Decreto Aiuti quater (n. 176 del 18 novembre 2022) concernente “Misure urgenti di sostegno nel settore energetico e di finanza pubblica”. La Camera ha adesso una settimana per approvare il Decreto Legge.

Tra le modifiche approvate dal Senato, come riporta la Flc Cgil, è autorizzata per il 2022 la spesa di 150 milioni di euro data dai risparmi 2022 sul cosiddetto organico Covid, al fine di consentire il tempestivo pagamento dei contratti di supplenza breve e saltuaria del personale scolastico.

Viene confermato l’incremento da 600 a 3000 euro del limite delle somme erogate o rimborsate dai datori di lavoro ai lavoratori per il pagamento delle utenze domestiche del servizio idrico integrato dell’energia elettrica e del gas naturale. Previsione limitata al periodo di imposta 2022.

Stanziati ulteriori 100 milioni di euro in favore degli enti del terzo settore iscritti al Registro unico nazionale del Terzo settore, delle organizzazioni di volontariato e delle associazioni di promozione sociale coinvolte nel processo di trasmigrazione, delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale, delle fondazioni, delle associazioni, delle aziende di servizi alla persona e degli enti religiosi civilmente riconosciuti, a ristoro per l’anno 2022 dell’aumento dei costi dell’energia termica ed elettrica. La parziale copertura di tale spesa è determinata dalla riduzione di 50 milioni di euro del Fondo Bonus Trasporti, la cui dotazione passa da 190 a 140 milioni di euro. Come ricorda la Flc Cgil, il Fondo Bonus Trasporti è stato istituito dal “Decreto Aiuti” ed è finalizzato all’erogazione di un contributo in caso di acquisto, entro dicembre 2022, di un abbonamento ai servizi di trasporto pubblico locale, regionale o interregionale o ai servizi di trasporto ferroviario nazionale. Il Bonus può essere richiesto dalle persone fisiche che nell’anno 2021 hanno conseguito un reddito complessivo non superiore a 35mila euro.

Infine, come già stabilito dall’Accordo politico sottoscritto il 10 novembre 2022 tra il ministero dell’Istruzione e le organizzazioni sindacali, l’art. 14 comma 3 stanzia ulteriori 100 milioni di euro per il solo anno 2022 ad integrazione delle risorse contrattuali per il triennio 2019-2021. Le risorse saranno destinate alla componente fissa della retribuzione accessoria del personale docente e Ata (85,8 milioni di euro per il personale docente e 14,2 milioni per il personale Ata). Tali risorse saranno oggetto della fase contrattuale in corso con l’Aran.

Daniele Di Frangia

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