Categorie: Generico

Decreto applicativo della Riforma: via libera da Comuni e Regioni

Come da noi preannunciato in precedenza, la Conferenza Stato-Regioni convocata per il 10 dicembre ha espresso parere favorevole sulla nuova bozza di decreto applicativo per il I ciclo di istruzione che tiene ora conto degli emendamenti proposti dalla Associazione nazionale dei Comuni italiani.
Ma cosa cambia rispetto alla versione del decreto che conoscevamo fino a ieri?
In realtà, le modifiche consistono in poche righe, ma sono particolarmente significative: l’articolo 7, relativo alle modalità di realizzazione delle attività educative e didattiche, ne esce sostanzialmente stravolto.
Intanto si chiarisce una volta per tutte che frequenza delle attività aggiuntive che le scuole possono attivare entro il limite di 99 ore annue è obbligatoria per gli alunni ma anche gratuita.
Lo stesso articolo prevede ora espressamente che per l’assistenza educativa da parte del personale docente nel tempo eventualmente dedicata alla mensa le scuole possono ampliare l’orario fino ad un massimo di 330 ore annue; non solo, ma si stabilisce anche che l’organico di istituto viene definito tenendo conto del progetto complessivo della scuola (tempo base di 891 ore, orario opzionale di 99 ore e tempo-mensa di 330 ore).
Modifiche analoghe subisce anche l’articolo 10 che riguarda il tempo-scuola nella scuola secondaria di I grado.
Ma la novità più importante riguarda le garanzie sugli organici.
La formulazione finale dovrebbe accontentare anche i sindacati: "Al fine di realizzare le attività educative di cui all’articolo 7, commi 1, 2 e 3 (si tratta del tempo scuola nella scuola primaria, n.d.r.) e all’art. 10, commi 1, 2 e 3 (il tempo scuola nella secondaria di I grado, n.d.r.), è confermato in via di prima applicazione, per l’anno scolastico 2004-2005, il numero dei posti attivati complessivamente a livello nazionale per l’anno scolastico 2003/2004 per le attività di tempo pieno e di tempo prolungato".
Sul testo così emendato il Governo ha incassato il voto favorevole dei Comuni e delle Province oltre che quello della maggioranza delle regioni, mentre continuano ad essere contrarie le regioni governate dall’opposizione. Ma intanto un risultato è stato raggiunto: le iscrizioni per il prossimo anno si svolgeranno in un clima meno incerto del previsto e le scuole potranno offrire alle famiglie maggiori garanzie sul tempo-scuola.

Reginaldo Palermo

Articoli recenti

Valditara ritira la querela Lagioia: “Accolgo le sue scuse. Va bene dividersi sulle idee, ma senza denigrare l’avversario”

Dopo aver accolto le scuse, il ministro dell'Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara annuncia il…

24/12/2024

Un Natale che possa portare speranza e una piccola grande luce

Un buon Natale a tutti. Nella speranza che sia una festa per tutti. Una festa…

24/12/2024

Bracconaggio: strage di animali selvatici

Norberto Bobbio, quando spiegava nel suo libro (Destra e sinistra. Ragioni e significati di una…

24/12/2024

Giubileo: oggi alle 19 Papa Francesco apre la Porta Santa. Inizia l’Anno Santo

Il Giubileo è arrivato: oggi alle 19 Papa Francesco aprirà la Porta Santa della Basilica di San Pietro,…

24/12/2024

Sicilia, approvato il Piano di dimensionamento 2025/2026: 23 istituzioni soppresse in tutta l’isola

Approvato dall'assessorato regionale dell'Istruzione il Piano di dimensionamento e razionalizzazione della rete scolastica della Sicilia…

24/12/2024

Concorso Dsga 2024: la compilazione della domanda passo dopo passo

Dalle ore 12.00 di lunedì 16 dicembre, fino alle ore 23.59 di mercoledì 15 gennaio, sarà…

24/12/2024