Vittoria Casa, presidentessa della commissione Cultura, Scienza e Istruzione alla Camera contesta i provvedimenti del DL Covid appena pubblicati in Gazzetta Ufficiale, rivolgendo particolare disappunto alla principale novità del decreto, quella riguardante il personale scolastico non vaccinato.
Come abbiamo spiegato in un precedente articolo, in presenza di inosservanza dell’obbligo vaccinale da parte di un insegnante, l’atto di accertamento dell’inadempimento impone al dirigente scolastico di utilizzare il docente inadempiente in attività di supporto alla istituzione scolastica.
A questo proposito la deputata a 5 Stelle, Vittoria Casa, osserva polemicamente: “Con la fine dell’emergenza pandemica, mentre da un lato si conferma l’obbligo vaccinale per il personale scolastico, dall’altro si stabilisce che il personale non vaccinato può tornare a scuola per essere utilizzato in non meglio definite attività di supporto all’istituzione scolastica“.
In cosa consistono le attività di supporto cui i docenti potranno essere adoperati fuori dalla classe? Pare non ci sia chiarezza neanche al ministero dell’Istruzione. Dichiara infatti Vittoria Casa: “Ad oggi non sappiamo se queste attività saranno di supporto alle segreterie, alle biblioteche o ad altro – come se i luoghi scolastici non fossero comunque frequentati dagli alunni o da personale magari fragile – così come non sappiamo se l’impegno sarà di 18, di 24 o di 36 ore”.
Vale la pena ricordare, tuttavia, che Vittoria Casa è al Governo, come vale la pena ricordare che il Movimento 5 Stelle ha una sua esponente in posizione chiave al ministero dell’Istruzione (ci riferiamo alla stessa sottosegretaria all’Istruzione, Barbara Floridia), e dunque le contestazioni suonano piuttosto singolari.
“Ma il problema maggiore – continua la deputata – è che questo personale docente continuerà ad essere sostituito da personale a tempo determinato pagato con fondi attinti dal capitolo per la valorizzazione dei docenti. Si tratta di risorse confluite nel Fondo per il miglioramento dell’offerta formativa, una voce sostanzialmente incrementata dall’intervento parlamentare in Legge di Bilancio proprio per la valorizzazione del merito, quindi per quei docenti che quotidianamente lavorano in classe e si sono vaccinati”.
“Non è certo questa la strada da percorrere. Presenteremo degli emendamenti per preservare l’integrità di destinazione del fondo” conclude Vittoria Casa.
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