Il primo provvedimento prevede l’arruolamento di 500 giovani under 35 per un tirocinio di 12 mesi, preceduto da un progetto pilota da avviare in Puglia, Campania, Calabria e Sicilia, con l’arruolamento dei primi 100 ragazzi.
Il secondo invece, e sembra quello più importante, prevede la restituzione da parte del ministero dell’economia degli introiti dei biglietti ai musei.
Per il ministro della cultura, Massimo Bray “Questo aspetto ci consentirà di tenere aperti i musei e di utilizzare al meglio le risorse”, visto che in Italia vige la regola datata 2008, in base alla quale gli incassi dei musei finiscono nelle casse del ministero dell’Economia che poi ne gira metà al ministero dei Beni culturali, che poi a sua volta provvede alla redistribuzione secondo criteri che non sono proporzionali ai maggiori o minori incassi ottenuti.
Questo meccanismo, a parere del ministro, disincentiva i musei da qualsiasi sforzo per aumentare gli incassi, aumentando di contro la crescita fuori controllo di ingressi gratuiti, che quanto meno permettevano alla fine dell’anno di avere dati statistici un po’ migliori.
Infatti, nel 2012 sono entrati gratis uno su due dei visitatori dei musei in Campania e nove su dieci in Friuli-Venezia Giulia. Complessivamente lo scorso anno sono entrati gratis nei musei italiani venti milioni su 36 milioni si visitatori complessivi. solo 16 milioni quello che hanno pagato.
Significativo pure il provvedimento preso per Pompei, perché nasce una nuova Soprintendenza archeologica, svincolata da quella di Napoli e Caserta. Il ministro Bray ha infatti spiegato che Pompei avrà un direttore generale del progetto Pompei che dovrà “definire le emergenze, assicurare lo svolgimento delle gare, migliorare la gestione del sito e delle spese”.
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